The Linux SCSI HOWTO
  Drew Eckhardt,<drew@PoohSticks.ORG> (trasformato in formato
  linuxdoc-sgml da Dieter Faulbaum), <faulbaum@bii.bessy.de>
  v2.30, 30 Agosto 1996

  1.  Introduzione

  This documentation is free documentation; you can redistribute it
  and/or modify it under the terms of the GNU General Public License as
  published by the Free Software Foundation; either version 2 of the
  License, or (at your option) any later version.

  This documentation is distributed in the hope that it will be useful,
  but WITHOUT ANY WARRANTY; without even the implied warranty of
  MERCHANTABILITY or FITNESS FOR A PARTICULAR PURPOSE.  See the GNU
  General Public License for more details.

  You should have received a copy of the GNU General Public License
  along with this documentation; if not, write to the Free Software
  Foundation, Inc., 675 Mass Ave, Cambridge, MA 02139, USA.


  That said, I'd appreciate it if people would ask me
  <drew@PoohSticks.ORG> if there's a newer version available before they
  publish it.  When people publish outdated versions, I get questions
  from users that are answered in newer versions, and it reflects poorly
  on the publisher.  I'd also prefer that all references to free
  distribution sites, and possibly competing distributions/products be
  left intact.


       L'unica licenza valida � quella originale in lingua inglese.
       Di seguito ne trovate una traduzione abbastanza fedele che
       per� non ha alcun valore.


  Questo documento � free; potete redistribuirlo e/o modificarlo nei
  termini stabiliti dalla GNU General Public License versione 2, o (a
  vostra scelta) qualsiasi versione successiva, pubblicata dalla Free
  Software Foundation.

  Questo documento viene distribuito nella speranza che sia di qualche
  utilit�, ma SENZA ALCUNA GARANZIA; senza nemmeno la garanzia implicita
  di COMMERCIABILIT� o di IDONEIT� AD UN PARTICOLARE COMPITO. Per
  ulteriori dettagli consultate la GNU General Public License.

  Dovreste aver ricevuto una copia della GNU General Public License con
  questo documento; se non � cos�, scrivete a: Free Software Foundation,
  Inc., 675 Mass Ave, Cambridge, MA 02139, USA.

  Detto questo, apprezzerei se mi fosse chiesto <drew@PoohSticks.ORG> se
  esiste un'ultima edizione prima di pubblicarla. Quando vengono
  pubblicate delle versioni obsolete ricevo domande le cui risposte sono
  presenti nelle versioni aggiornate; inoltre preferirei che tutti i
  riferimenti a siti di distribuzione free e a distribuzioni o prodotti
  anche concorrenti fossero lasciati inalterati.

  IMPORTANTE:

  SEGNALAZIONI DI DIFETTI O ALTRE RICHIESTE DI AIUTO CHE NON SEGUANO LE
  PROCEDURE EVIDENZIATE NELLA SEZIONE ``SEGNALAZIONE DI BUG'' SARANNO
  IGNORATE.

  Questo HOWTO tratta il sottosistema Linux SCSI, come � implementato
  nella revisione 1.2.10 del kernel Linux e nel pi� recente codice
  alpha.  Revisioni meno recenti del codice SCSI _non sono supportate_,
  e possono differire in maniera significativa in termini di driver
  implementati, prestazioni e opzioni disponibili.

  Per ulteriori informazioni, potete abbonarvi alla mailing list linux-
  scsi inviando un messaggio a majordomo@vger.rutgers.edu con la riga



       subscribe linux-scsi




  nel testo. Potete anche ritirarvi dalla mailing list inviando una mail
  allo stesso indirizzo con



       unsubscribe linux-scsi




  nel testo.

  Una volta che avete aderito, potete inviare posta alla lista
  all'indirizzo:



       linux-scsi@vger.rutgers.edu




  Sono conscio che questo documento non � il pi� user-friendly
  possibile, e che ci potrebbero essere inesattezze o sviste. Se avete
  dei consigli costruttivi su come migliorare la situazione siete liberi
  di inviarmi dei messaggi in proposito.


  2.  Problemi comuni

  Questa sezione fornisce un elenco dei problemi in cui la gente incorre
  comunemente. Se non c'� nulla qui che risponda alle vostre domande,
  dovreste consultare anche le sezioni che riguardano la vostra scheda
  di interfaccia SCSI ed i dispositivi che vi stanno procurando dei
  problemi.


  2.1.  Malfunzionamento generale

  Se vi capitano errori casuali, le cause pi� probabili sono problemi di
  cavi e terminazioni.

  Alcuni prodotti, come quelli basati sui pi� recenti chip NCR, sono
  caratterizzati da filtraggio digitale e negazione attiva del segnale,
  e non sono molto sensibili ai problemi di cablaggio.

  Altri, come Adaptec 154xC, 154xCF, e 274x sono _estremamente_
  sensibili ai problemi di cablaggio e di terminazione e possono dare
  problemi anche con cavi che funzionano con altri sistemi.

  Insisto: alcuni adattatori host sono _estremamente_ sensibili ai
  problemi di cablaggio e di terminazione, quindi cavi e terminatori
  devono essere le due cose da controllare per prime nel caso in cui
  insorgano problemi.

  Per minimizzare i vostri problemi, dovreste usare cavi che:

  1. Siano conformi a SCSI-II.

  2. Abbiano una impedenza caratteristica di 132 ohm.

  3. Provengano tutti dallo stesso produttore, in modo da evitare errati
     accoppiamenti di impedenza.

  4. Provengano da un produttore fidato come Amphenol.

  La tensione di terminazione dovrebbe essere fornita da tutti i
  dispositivi sul bus SCSI, tramite un diodo, in modo tale da prevenire
  cali di corrente, cosicch� ci sia sempre potenza sufficiente nella
  parte terminale dei cavi, laddove � necessaria. Per prevenire danni
  nel caso in cui il bus vada in corto, TERMPWR dovrebbe essere fatto
  passare tramite un fusibile o altri dispositivi di limitazione di
  corrente.

  Se vengono utilizzati dispositivi multipli, cavi esterni, o FAST SCSI
  2, dovrebbe essere utilizzata su entrambe le estremit� del bus SCSI
  una perfetta terminazione attiva o forzata.

  Per ulteriori infomazioni a riguardo della terminazione attiva
  consultate le FAQ di Comp.Periphs.Scsi (disponibili presso tsx-11 in
  pub/linux/ALPHA/scsi).


  2.2.  La linea di comandi kernel

  Altre parti del documento si riferiscono ad una ``linea di comandi
  kernel''.

  La linea di comandi kernel � un insieme di opzioni che potete
  specificare o dal prompt di LILO dopo il nome di un'immagine, o nel
  campo append nel vostro file di configurazione LILO (in LILO .14 e pi�
  recenti, usate /etc/lilo.conf, per versioni pi� vecchie, usate
  /etc/lilo/config).

  Eseguite un boot del vostro sistema con LILO, e schiacciate uno dei
  tasti alt, control, o shift quando appare il prompt. LILO dovrebbe
  rispondere con



       :




  A questo prompt potete selezionare un'immagine kernel di cui eseguire
  il boot, od averne un elenco con ?. Ad esempio



       :?

       ramdisk floppy harddisk




  Per eseguire il boot di quel kernel con le opzioni della linea di
  comando che avete selezionato, semplicemente inserite il nome seguito
  da una lista di opzioni separate fra loro da spazi bianchi, terminando
  con invio.

  Le opzioni assumono la forma di:



       variabile=lista_di_valori




  Dove lista_di_valori pu� essere un singolo valore o una lista di
  valori separati da virgole senza nessuno spazio bianco. Con
  l'eccezione del dispositivo di root, valori individuali sono numeri, e
  possono essere specificati sia in decimale che in esadecimale.

  Ad esempio, per eseguire un boot di Linux con un clone Adaptec 1520
  non riconosciuto al bootup, potete digitare



       :floppy aha152x=0x340,11,7,1




  Se non volete digitare tutto questo nel momento del boot, � anche
  possibile utilizzare l'opzione ``append'' del file di configurazione
  LILO con LILO .13 e versioni pi� recenti.

  Ad esempio



       append="aha152x=0x340,11,7,1"





  2.3.  Un dispositivo SCSI appare a tutti i possibili ID

  Se questo � il caso, avete impostato il dispositivo allo stesso
  indirizzo del controller (solitamente 7, anche se alcune schede usano
  altri indirizzi: il 6 viene usato da alcune schede di Future Domain.

  Cambiate l'impostazione dei jumper.


  2.4.  Un dispositivo SCSI appare a tutti i possibili LUN

  Il dispositivo ha un firmware difettoso.

  Come soluzione temporanea dovreste provare a usare l'opzione della
  riga di comando kernel:



       max_scsi_luns=1




  Se funziona c'� una lista di dispositivi difettosi nel sorgente del
  kernel, in drivers/scsi/scsi.c nella variabile blacklist (``lista
  nera'').  Aggiungete il vostro dispositivo alla lista e inviate un
  messaggio a Linus Torvalds <Linus.Torvalds@cs.Helsinki.FI>.



  2.5.  Vi capitano errori di ``sense'' (non viene riconosciuta la pre�
  senza dei dispositivi) ma sapete che i dispositivi non hanno problemi

  Alcune volte questo � causato da cavi scadenti o da terminazioni
  improprie.  Vedete la sezione ``Malfunzionamento Generale''.


  2.6.  Un kernel configurato con il supporto di rete non funziona

  Le routine di autorilevamento per molti driver di rete non sono
  passive, e la loro esecuzione interferisce con alcuni dei driver SCSI.


  2.7.  Dispositivo individuato, ma non accessibile

  Un dispositivo SCSI viene individuato dal kernel, ma non siete in
  grado di accedervi, ad esempio mkfs /dev/sdc, tar xvf /dev/rst2, ecc.
  non funzionano.

  Non avete un file speciale in /dev per il dispositivo.

  I dispositivi Unix sono identificati come dispositivi a blocchi
  (block) o a caratteri (character) (i dispositivi a blocchi passano
  attraverso un buffer, i dispositivi a carattere no), con un ``numero
  primario'' (major number) (che identifica il driver che viene
  utilizzato - block major 8 corrisponde ai dischi SCSI) ed un ``numero
  secondario'' (minor number) (che corrisponde all'unit� resa
  accessibile tramite un dato driver - ad esempio character major 4,
  minor 0 � la prima console virtuale, minor 1 la successiva, eccetera).
  Comunque, l'accedere a questi dispositivi tramite questi nomi sarebbe
  contrario alla metafora di unix/Linux secondo cui ``tutto � un file'',
  perci� vengono creati sotto /dev file speciali di dispositivo a
  blocchi e a caratteri. Questo vi permette di accedere al terzo disco
  SCSI (nell'insieme, non ad una partizione) con /dev/sdc, alla prima
  porta seriale come /dev/ttyS0, ecc.

  Il metodo preferibile per creare un file � quello di usare MAKEDEV -
  andate sulla directory /dev (cd /dev)

  ed eseguite MAKEDEV (come root) per i dispositivi che volete creare;
  ad esempio:



        ./MAKEDEV sdc




  anche i caratteri jolly ``dovrebbero'' funzionare, ad esempio:



        ./MAKEDEV sd\*




  ``dovrebbe'' creare tutti i dispositivi di dischi SCSI (facendo questo
  dovrebbero essere creati i dispositivi da /dev/sda a /dev/sdp, con
  quindici partizioni ciascuno).
        ./MAKEDEV sdc\*




  ``dovrebbe'' creare /dev/sdc e tutte e quindici le partizioni permesse
  su /dev/sdc, ecc.

  Dico ``dovrebbe'' perch� questo � il comportamento standard di unix -
  lo script MAKEDEV nella vostra installazione potrebbe non essere
  conforme a questo comportamento, o il numero di dispositivi che andr�
  a creare potrebbe essere minore.

  Se MAKEDEV non far� la magia giusta per voi, dovrete creare i file di
  dispositivo a mano con il comando mknod.

  La tipologia blocco/carattere, numeri primari e secondari sono
  indicati in maniera specifica per i vari dispositivi SCSI nella
  sezione ``File di dispositivo''.

  Prendete quei numeri e usate (come root):



       mknod /dev/device b|c major minor




  ad esempio:



       mknod /dev/sdc b 8 32
       mknod /dev/rst0 c 9 0





  2.8.  Blocco del sistema SCSI

  I motivi possono essere molti. Consultate anche la sezione specifica
  per il vostro adattatore host per ulteriori possibili soluzioni.

  Ci sono casi in cui sembra che il blocco avvenga quando pi�
  dispositivi sono in funzione contemporaneamente. In questi casi,
  potete provare a mettervi in contatto con il produttore dei
  dispositivi in modo da vedere se ci sono disponibili degli
  aggiornamenti del firmware in grado di risolvere il problema. Se vi �
  possibile provate un cavo SCSI diverso, oppure provate su un altro
  sistema. Pu� dipendere anche da blocchi difettosi sui dischi, o da un
  cattivo utilizzo del DMA da parte della scheda madre (per adattatori
  host che fanno DMA). Ci sono probabilmente molte altre possibili cause
  che possono portare a problemi del genere.

  Qualche volta questi problemi insorgono quando sul bus sono in
  funzione pi� dispositivi contemporaneamente. In questo caso, se il
  vostro driver dell'adattatore host supporta la presenza contemporanea
  sul bus di pi� comandi, provate a ridurne il numero a 1 e vedete se
  ci� porta a dei miglioramenti. Se avete sul bus dispositivi a nastro o
  lettori CD lenti, quella appena esposta potrebbe non essere una
  soluzione praticabile.



  2.9.  Configurazione e compilazione del kernel

  Driver SCSI inutilizzati occupano memoria, aggravando il problema
  della mancanza di memoria in sistemi piccoli, dato che la memoria
  kernel � ``non paginabile''.

  La cosa migliore � quindi costruire un kernel ``personalizzato'' per
  il vostro sistema, con installati solo i driver di cui c'� effettiva
  necessit�.



       andate sulla directory /usr/src/linux




  Se state utilizzando un dispositivo root diverso da quello corrente, o
  uno schermo diverso da VGA 80x25, e state scrivendo un floppy per il
  boot, dovreste editare il makefile, e accertarvi che le righe



       ROOT_DEV =





  e



       SVGA_MODE =




  siano come le desiderate.

  Se avete installato delle patch, potreste voler essere certi che tutti
  i file siano ricompilati. In questo caso, dovreste digitare



       make mrproper




  Sia che abbiate eseguito make mrproper sia che non l'abbiate fatto,
  digitate



       make config




  e rispondete alle domande di configurazione. Poi eseguite





  make depend




  e infine




       make




  Una volta che la compilazione � completata, potrete aggiornare la
  configurazione di lilo, o scrivere un floppy di boot. Un disco di boot
  pu� essere fatto eseguendo



       make zdisk





  2.10.  LUN diversi da 0 non funzionano

  Molti dispositivi SCSI sono terribilmente difettosi, bloccano il bus
  SCSI, e causano altri problemi quando tentate di parlar loro a una
  unit� logica il cui numero sia diverso da zero.

  Quindi normalmente le versioni recenti del kernel di Linux non
  individueranno lun diversi da zero. Per modificare questo
  comportamento, dovete usare l'opzione della riga di comando
  max_scsi_luns, o ricompilare il kernel con l'opzione
  CONFIG_SCSI_MULTI_LUN.  Solitamente inserirete sulla vostra riga dei
  comandi LILO:



       max_scsi_luns=8




  Se dopo aver seguito questo suggerimento i vostri dispositivi multi-
  LUN non sono ancora individuati correttamente (come pu� essere il caso
  di molte vecchie bridge board SCSI->MFM, RLL, ESDI, SMD, e simili), il
  problema deriva da questa parte di codice:



       /* Some scsi-1 peripherals do not handle lun != 0.
          I am assuming that scsi-2 peripherals do better */
       if((scsi_result[2] & 0x07) == 1 &&
          (scsi_result[3] & 0x0f) == 0) break;




  che si trova in scan_scsis() in drivers/scsi/scsi.c. Cancellate questo
  codice e tutto dovrebbe funzionare a dovere.


  3.  Segnalazione di Bug

  A causa di problemi di spazio non sempre gli sviluppatori del Linux
  SCSI conservano vecchie revisioni del codice. Perci� se non state
  usando l'ultimo versione del kernel di Linux rilasciata al pubblico
  (notate che molte delle distribuzioni Linux, come MCC, SLS, Yggdrasil,
  ecc. restano a volte indietro anche di una ventina di patch) ci sono
  molte probabilit� che non saremo in grado di risolvere il vostro
  problema. Perci� prima di segnalare un problema, controllate per
  favore che si presenti anche con la versione pi� recente del kernel.

  Se dopo l'aggiornamento del kernel e la lettura approfondita di questo
  documento siete ancora convinti di aver trovato un errore, inviatene
  una descrizione al canale SCSI della mailing list, dove molte delle
  persone che hanno contribuito ai driver Linux SCSI la potranno vedere.

  Nel segnalare il bug, fornite pi� informazioni che potete a proposito
  della vostra configurazione hardware, il testo esatto di tutti i
  messaggi che Linux stampa quando esegue il boot e quando l'errore si
  verifica, e in che punto del codice sorgente si trova l'errore.
  Utilizzate le procedure elencate in ``Catturare i messaggi'' e
  ``Determinare la provenienza di una ``panic()''''.

  Se non fornite la maggior quantit� possibile di informazioni pu�
  risultare difficile diagnosticare correttamente il vostro problema, e
  gli sviluppatori potrebbero decidere che ci sono problemi pi�
  interessanti da risolvere.

  Insomma, se non siamo in grado di riprodurre il vostro difetto, e voi
  non siete in grado di indicarci cos'� che non funziona, il problema
  non verr� risolto.


  3.1.  Catturare i messaggi

  Se non state usando un sistema di registrazione ("log") dei messaggi
  del kernel, assicuratevi che il filesystem /proc sia montato.



       grep proc /etc/mtab




  Se il filesystem /proc non � montato, montatelo



       mkdir /proc
       chmod 755 /proc
       mount -t proc /proc /proc




  Copiate il numero di revisione e i messaggi del kernel in un file di
  log



       cat /proc/version > /tmp/log
       cat /proc/kmsg >> /tmp/log



  Premete CONTROL-C dopo un paio di secondi.

  Se state eseguendo un qualche logger, dovrete ``sbirciare'' tra i
  logfile giusti (/etc/syslog.conf dovrebbe essere utile per
  localizzarli), o usare dmesg.

  Se Linux non ha ancora eseguito il bootstrap, formattate un dischetto
  floppy sotto DOS. Notate che se avete una distribuzione che monta il
  dischetto di root da floppy piuttosto che dal RAM drive, dovrete
  formattare un dischetto leggibile nel drive non usato per montare la
  root o usare la loro opzione boot da ramdisk.

  Eseguite il boot di Linux dal vostro floppy di distribuzione di boot,
  preferibilmente in modalit� utente singolo usando un RAM disk come
  root.



       mkdir /tmp/dos




  Inserite il dischetto in un drive non usato per montare la root, e
  montatelo. Ad esempio



       mount -t msdos /dev/fd0 /tmp/dos




  o



       mount -t msdos /dev/fd1 /tmp/dos




  Copiateci il vostro log




       cp /tmp/log /tmp/dos/log




  Smontate il floppy DOS




       umount /tmp/dos





  e chiudete Linux


       shutdown




  Eseguite nuovamente un boot in DOS, e usando il vostro software di
  comunicazione preferito scrivete un messaggio e-mail includendo in
  esso il file di log.


  3.2.  Determinare la provenienza di una ``panic()''

  Come altri unix, quando si imbatte in un errore fatale, Linux chiama
  la funzione kernel panic(). A differenza di altri unix, Linux,
  piuttosto che salvare il core sul dispositivo di swap o di dump ed
  eseguire il reboot, stampa per l'utente un utile elenco di
  informazioni riguardanti lo stato del sistema che deve essere copiato
  a mano. Ad esempio:



       Unable to handle kernel NULL pointer dereference at virtual address c0000004
       current->tss,cr3 = 00101000, %cr3 = 00101000
       *pde = 00102027
       *pte = 00000027
       Oops: 0000
       EIP:    0010:0019c905
       EFLAGS: 00010002
       eax: 0000000a   ebx: 001cd0e8   ecx: 00000006   edx: 000003d5
       esi: 001cd0a8   edi: 00000000   ebp: 00000000   esp: 001a18c0
       ds: 0018   es: 0018   fs: 002b   gs: 002b   ss: 0018
       Process swapper (pid: 0, process nr: 0, stackpage=001a09c8)
       Stack: 0019c5c6 00000000 0019c5b2 00000000 0019c5a5 001cd0a8 00000002
       00000000
              001cd0e8 001cd0a8 00000000 001cdb38 001cdb00 00000000 001ce284
       0019d001
              001cd004 0000e800 fbfff000 0019d051 001cd0a8 00000000 001a29f4
       00800000
       Call Trace: 0019c5c6 0019c5b2 0018c5a5 0019d001 0019d051 00111508 00111502
                   0011e800 0011154d 00110f63 0010e2b3 0010ef55 0010ddb7
       Code: 8b 57 04 52 68 d2 c5 19 00 e8 cd a0 f7 ff 83 c4 20 8b 4f 04
       Aiee, killing interrupt handler
       kfree of non-kmalloced memory: 001a29c0, next= 00000000, order=0
       task[0] (swapper) killed: unable to recover
       Kernel panic: Trying to free up swapper memory space
       In swapper task - not syncing




  Prendete il numero esadecimale sulla riga EIP:, in questo caso 19c905,
  e cercate in /usr/src/linux/zSystem.map il numero pi� alto non pi�
  grande di quell'indirizzo. Ad esempio:



       0019a000 T _fix_pointers
       0019c700 t _intr_scsi
       0019d000 t _NCR53c7x0_intr




  Questo vi dice in quale funzione �. Ricompilate il file sorgente che
  definisce quel file di funzione con la funzione di debugging attivata,
  o tutto il kernel se preferite e aggiungete un ``-g'' alla definizione
  CFLAGS in /usr/src/linux/Makefile.



       #
       # standard CFLAGS
       #




  Ad esempio,



       CFLAGS = -Wall -Wstrict-prototypes -O2 -fomit-frame-pointer -pipe




  diventa




       CFLAGS = -g -Wall -Wstrict-prototypes -O2 -fomit-frame-pointer -pipe




  Ricompilate il kernel, in maniera incrementale o facendo un




       make clean
       make




  Modificate il vostro /etc/lilo.conf in modo da poter eseguire il boot
  del kernel



       image = /usr/src/linux/zImage
       label = experimental




  ed eseguite nuovamente LILO come root, o create un floppy per il boot



       make zImage




  Riavviate il sistema e registrate il nuovo EIP per l'errore.

  Se avete script installato, potreste voler eseguirlo, perch� tiene un
  log della vostra sessione di debugging nel file typescript.

  Adesso eseguite



       gdb /usr/src/linux/tools/zSystem




  e inserite



       info line *<il vostro EIP>




  ad esempio,



       info line *0x19c905




  A cui GDB risponder� qualcosa del tipo



       (gdb) info line *0x19c905
       Line 2855 of "53c7,8xx.c" starts at address 0x19c905 <intr_scsi+641&>
          and ends at 0x19c913 <intr_scsi+655>.




  Scrivetevi queste informazioni, poi inserite


       list <numero di linea>




  Ad esempio:



















  (gdb) list 2855
  2850    /*      printk("scsi%d : target %d lun %d unexpected disconnect\n
  2851                host->host_no, cmd->cmd->target, cmd->cmd->lun); */
  2852            printk("host : 0x%x\n", (unsigned) host);
  2853            printk("host->host_no : %d\n", host->host_no);
  2854            printk("cmd : 0x%x\n", (unsigned) cmd);
  2855            printk("cmd->cmd : 0x%x\n", (unsigned) cmd->cmd);
  2856            printk("cmd->cmd->target : %d\n", cmd->cmd->target);
  2857            if (cmd) {;
  2858                abnormal_finished(cmd, DID_ERROR << 16);
  2859            }
  2860            hostdata->dsp = hostdata->script + hostdata->E_schedule /
  2861                sizeof(long);
  2862            hostdata->dsp_changed = 1;
  2863        /* SCSI PARITY error */
  2864        }
  2865
  2866        if (sstat0_sist0 & SSTAT0_PAR) {
  2867            fatal = 1;
  2868            if (cmd && cmd->cmd) {
  2869                printk("scsi%d : target %d lun %d parity error.\n",




  Ovviamente, ``quit'' vi porter� fuori da GDB.

  Segnatevi anche queste informazioni, poich� fornisce un contesto nel
  caso in cui i kernel degli sviluppatori differiscano dal vostro.


  4.  Moduli

  Questa sezione fornisce indicazioni specifiche riguardo al supporto
  dei moduli caricabili del kernel e al suo utilizzo con la SCSI.


  4.1.  Informazioni generali

  I moduli caricabili sono un mezzo tramite il quale l'utente o
  l'amministratore del sistema pu� caricare file nella memoria del
  kernel in modo tale da espandere le capacit� del kernel stesso. I
  moduli sono usati comunemente per i driver per supportare l'hardware,
  o per caricare filesystem.

  I moduli per SCSI presentano svariati vantaggi. Uno consiste nel fatto
  che un amministratore di sistema che cerchi di mantenere un alto
  numero di macchine pu� usare una sola immagine kernel per tutte le
  macchine, e poi caricare moduli di kernel per supportare hardware che
  � presente solo su alcune.

  � inoltre possibile per coloro che vogliono costruire una
  distribuzione usare uno script sul floppy di boot per chiedere
  all'utente quali moduli debbano essere caricati. Questo consente di
  risparmiare della memoria che altrimenti sarebbe sprecata per dei
  driver inutilizzati, e diminuisce inoltre la possibilit� che la
  ricerca di una scheda inesistente crei problemi ad una qualche altra
  scheda nel sistema.

  I moduli funzionano bene anche sui laptop, che hanno generalmente meno
  memoria delle macchine desktop, e la gente tende a tenere pi� piccola
  possibile l'immagine kernel e a caricare i moduli quando sono
  effettivamente necessari. Inoltre i moduli rendono pi� semplice il
  supporto delle schede PCMCIA SCSI sui laptop, visto che si pu�
  caricare e scaricare il driver quando la scheda viene inserita e
  rimossa. [nota: attualmente i driver qlogic e 152x supportano PCMCIA].
  Infine, c'� il vantaggio che gli sviluppatori del kernel riescono pi�
  facilmente a correggere e a testare i loro driver, poich� testare un
  nuovo driver non richiede che si compia un reboot della macchina
  (sempre che, ovviamente, la macchina non sia andata in crash a causa
  di un qualche bug presente nel driver).

  Nonostante il fatto che i moduli siano molto belli, c'� una
  limitazione.  Se la partizione di root � su un dispositivo SCSI, non
  potrete utilizzare versioni modularizzate del codice SCSI necessario
  per accedere al disco.  Questo � dovuto al fatto che il sistema deve
  montare la partizione di root prima di poter caricare dei moduli dal
  disco. Ci sono persone che pensano ai modi per modificare il loader e
  il kernel in modo che il kernel sia in grado di caricare da s� i
  moduli prima di tentare di caricare il filesystem root, cos� che un
  giorno anche questa limitazione sar� superata.


  4.2.  Il supporto dei moduli nel kernel 1.2.N

  Nella serie 1.2.N del kernel, c'� un supporto parziale per moduli
  kernel SCSI. Mentre nessuno tra i driver di alto livello (come dischi,
  nastri, ecc.) pu� essere utilizzato come modulo, molti dei driver di
  basso livello (ad esempio 1542, 1522) possono essere caricati e
  scaricati all'occorrenza. Ogni volta che caricate un driver di basso
  livello, il driver per prima cosa cerca delle schede che � in grado di
  controllare.  Poi viene effettuata una scansione del bus per ogni
  scheda trovata, e poi vengono costruite le strutture dati interne in
  modo tale da rendere possibile l'uso effettivo dei dispositivi
  collegati alle schede che il driver sta controllando.

  Quando avete terminato con un driver di basso livello lo potete
  scaricare. Dovete tenere a mente che i contatori d'uso sono mantenuti
  basandosi su filesystem caricati, file aperti, ecc, cos� se state
  ancora utilizzando un dispositivo controllato dal driver, l'utility
  rmmod vi dir� che il dispositivo � occupato, e si rifiuter� di
  scaricare il driver. Quando il driver � scaricato, tutte le strutture
  di dati associate risultano anch'esse libere, cos� che lo stato del
  sistema dovrebbe tornare a ci� che era prima che il modulo venisse
  caricato.  Questo significa che il driver pu� essere nuovamente
  montato in un momento successivo, se necessario.


  4.3.  Il supporto dei moduli nel kernel 1.3.N

  Nella serie 1.3 dei kernel, il codice SCSI � completamente
  modularizzato.  Questo significa che potete iniziare con un kernel che
  non possiede alcun supporto SCSI, cominciare a caricare i moduli e
  finire per avere un supporto completo.

  Se lo desiderate potete compilare alcune parti del codice SCSI nel
  kernel e poi caricare altre parti successivamente: quanto viene
  caricato durante l'esecuzione e quanto � interno al kernel dipende
  solo da voi.

  Se state incominciando con un kernel che non ha alcun tipo di supporto
  SCSI, allora la prima cosa da fare � di caricare il core SCSI nel
  kernel - questo � in un modulo chiamato ``scsi_mod''). Non sarete in
  grado di caricare nessun altro modulo SCSI finch� non lo avrete
  caricato nella memoria kernel. Poich� non contiene alcun driver di
  basso livello, l'atto di caricare questo modulo non provocher� una
  ricerca tra i bus, n� attiver� alcun driver per dischi SCSI, nastri
  ecc. Se avete risposto 'Y' alla domanda CONFIG_SCSI quando avete
  compilato il kernel, non avrete bisogno di caricare questo modulo.

  A questo punto potete aggiungere moduli pi� o meno in qualsiasi ordine
  per ottenere le funzionalit� desiderate. Vengono usati contatori di
  uso per prevenire lo scaricamento di qualsiasi componente che potrebbe
  ancora essere in funzione, e riceverete un messaggio da rmmod se un
  modulo � ancora occupato.

  I driver di alto livello si trovano in moduli di nome ``sd_mod'',
  ``sr_mod'', ``st'' e ``sg'' per il supporto rispettivamente di dischi,
  cdrom, nastri e dispositivi SCSI generici. Quando caricate un driver
  di alto livello viene esaminata la lista dei dispositivi collegati per
  trovare quelli che il driver pu� controllare, e questi ultimi vengono
  automaticamente attivati.

  L'uso dei moduli con i driver di basso livello � stato descritto nella
  sezione ``Il supporto dei moduli nel kernel  1.2.N''. Quando viene
  caricato un driver di basso livello viene eseguita una scansione del
  bus e ogni dispositivo viene esaminato da ciascuno dei driver di alto
  livello per vedere se si tratta di qualcosa che possono controllare:
  ogni cosa che viene riconosciuta viene automaticamente collegata ed
  attivata.


  5.  Host

  Questa sezione fornisce informazioni specifiche a proposito dei
  diversi adattatori host che sono in qualche modo supportati sotto
  linux.


  5.1.  Hardware supportato e non supportato

  Driver nella distribuzione del kernel:

  Adaptec 152x, Adaptec 154x (schede DTC 329x solitamente funzionano, ma
  non sono supportate), Adaptec 174x, Adaptec 274x/284x (il supporto per
  294x richiede un versione pi� recente del driver), BusLogic
  MultiMaster Host Adapters, schede che rispettano gli standard EATA-DMA
  e EATA-PIO (DPT PM2001, PM2011, PM2012A, PM2012B, PM2021, PM2022,
  PM2024, PM2122, PM2124, PM2322, PM2041, PM2042, PM2044, PM2142,
  PM2144, PM2322, PM3021, PM3122, PM3222, PM3224, PM3334, alcune schede
  NEC, AT&T, SNI, AST, Olivetti, e Alphatronix), Future Domain 850, 885,
  950, e altre schede di questa serie (ma non le 840, 841, 880, e 881 a
  meno di non aggiungere la patch appropriata), Future Domain 16x0 con
  chip TMC-1800, TMC-18C30, o TMC-18C50, NCR53c8xx, le porte SCSI della
  PAS16 SCSI, Seagate ST0x, schede Trantor T128/T130/T228, Ultrastor
  14F, 24F, e 34F, e Western Digital 7000.

  MCA:

  Le schede MCA compatibili con una scheda supportata (ad esempio
  Adaptec 1640 and BusLogic 640) funzionano.

  Driver alpha:

  Molti driver ALPHA sono disponibili presso



       ftp://tsx-11.mit.edu/pub/linux/ALPHA/scsi




  Driver che funzioneranno con delle modifiche

  NCR53c8x0/7x0:


       E' stato sviluppato un driver NCR53c8xx, ma attualmente non funziona
       con chip NCR53c700, NCR53c700-66, NCR53c710, e NCR53c720. Segue un
       elenco di modifiche necessarie per far funzionare ciascuno di questi
       chip, ognuna accompagnata della complessit�.

       NCR53c720 (triviale) - modifiche al codice di rilevamento, modifiche
           all'inizializzazione, cambio del codice di correzione per
           rimappare i registri del '810 sul '7xx.

       NCR53c710 (triviale) - modifiche al codice di rilevamento, modifiche
           all'inizializzazione, cambio del codice di correzione per
           rimappare i registri del '810 sul '7xx, modifiche ai gestori di
           interrupt per trattare interrupt IID dall'istruzione INTFLY per
           emularlo.

       NCR53c700, NCR53c700-66 (molto complicato) - modifiche al codice di
           rilevamento, modifiche all'inizializzazione, cambio del codice NCR
           per non usare DSA, modifica del codice Linux per gestire i cambi
           di contesto.




  Host SCSI che non funzionano :

  Tutti gli adattatori parallelo->SCSI, schede SCSI Rancho e schede
  Grass Roots SCSI. Schede BusLogic FlashPoint, come ad esempio
  BT-930/932/950 non sono attualmente supportate.

  Host SCSI che non funzioneranno MAI :

  Schede non compatibili Adaptec, schede non NCR53c8xx DTC (incluse le
  3270 e 3280).

  Schede CMD SCSI.

  L'acquisire informazioni a proposito della programmazione richiede un
  patto di non divulgazione (Non-Disclosure Agreement) con DTC/CMD.
  Quindi sarebbe impossibile distribuire un driver Linux se ne fosse
  scritto uno, poich� seguire il NDA significherebbe non distribuire
  sorgente, in violazione della GPL, e seguire la GPL significherebbe
  distribuire sorgente, in violazione del NDA.

  Se volete eseguire Linux con qualche altro componente hardware non
  supportato, le vostre opzioni sono o di scrivervi da soli un driver
  (Eric Youngdale ed io siamo disposti a rispondere a domande a
  proposito di driver Linux SCSI), oppure commissionarlo a terzi (le
  normali tariffe di consulenza indicano che questa non � un opzione
  praticabile per l'uso personale).


  5.1.1.  Adattatori per host multipli

  Alcuni adattatori (``Guida all'acquisto: confronto delle
  caratteristiche''), permettono l'uso di pi� adattatori dello stesso
  tipo nello stesso sistema.  Con pi� adattatori dello stesso tipo nello
  stesso sistema, solitamente quello all'indirizzo pi� basso sar� scsi0,
  quello all'indirizzo seguente sar� scsi1, ecc.

  In tutti i casi, � possibile usare pi� adattatori di tipo diverso
  purch� i loro indirizzi non siano in conflitto. La scansione dei
  controller SCSI avviene nell'ordine specificato nel vettore
  builtin_scsi_hosts[] in drivers/scsi/hosts.c, che � generalmente:



  BusLogic, Ultrastor 14/34F, Ultrastor 14F,, Adaptec
  151x/152x, Adaptec 154x, Adaptec 174x, AIC7XXX, AM53C974,
  Future Domain 16x0, Always IN2000, Generic NCR5380, QLOGIC,
  PAS16, Seagate, Trantor T128/T130, NCR53c8xx, EATA-DMA,
  WD7000, debugging driver.


  Nella maggior parte dei casi (ad esempio, non state provando ad usare
  driver sia il driver BusLogic che Adaptec), questo pu� essere
  modificato secondo le vostre esigenze (ad esempio, mantenere gli
  stessi dispositivi quando vengono aggiunti al sistema su un nuovo
  controller nuovi dispositivi SCSI) spostando le varie voci.


  5.2.  Problemi comuni



  5.2.1.  Timeout SCSI

  Accertatevi che gli interrupt siano attivati nella maniera corretta, e
  che non ci siano conflitti di IRQ, DMA, o di indirizzi con altre
  schede.


  5.2.2.  dipendono da BIOS per l'autorilevamento Fallimento delle rou�
  tine di autorilevamento su schede che

  Se il vostro adattatore � uno dei seguenti:


       Adaptec 152x, Adaptec 151x, Adaptec AIC-6260, Adaptec
       AIC-6360, Future Domain 1680, Future Domain TMC-950, Future
       Domain TMC-8xx, Trantor T128, Trantor T128F, Trantor T228F,
       Seagate ST01, Seagate ST02, o Western Digital 7000


  e non � individuato all'avvio del sistema, ad esempio vi appare



       scsi : 0 hosts




  o un messaggio



       scsi%d : tipo




  non � stampato per ogni adattatore SCSI supportato installato nel
  sistema, potreste avere un problema con la routine di autorilevamento
  che non riconosce la vostra scheda.

  L'autorilevamento fallir� ugualmente per driver che usano il BIOS per
  l'autorilevamento se il BIOS � disattivato. Controllate due volte che
  il vostro BIOS sia attivato, e non sia in conflitto con i BIOS di
  altre periferiche.

  L'autorilevamento fallir� anche nel caso in cui la ``signature''
  (``firma'': una stringa che identifica una particolare scheda) della
  scheda e/o l'indirizzo BIOS non combacino con indirizzi e signature
  conosciuti.

  Se il BIOS � installato usate DOS e DEBUG per trovare una signature
  che permetter� di individuare la scheda.

  Ad esempio, se la vostra scheda si trova all'indirizzo 0xc8000, sotto
  DOS eseguite



       debug
       d c800:0
       q




  e inviate un messaggio alla mailing list SCSI contenente il messaggio
  ASCII, la lunghezza e l'offset dall'indirizzo base (ad esempio,
  0xc8000).  Notate che � richiesto il testo ESATTO, e dovreste inviare
  sia le porzioni hesadecimali che ASCII del testo.

  Se il BIOS non � installato, e state usando un driver Adaptec 152x,
  Trantor T128, o Seagate, potete usare la linea di comando oppure
  intervenire a tempo di compilazione per forzare il riconoscimento.

  Consultate anche il sottoparagrafo appropriato per la vostra scheda
  SCSI e anche la sezione ``Malfunzionamento  generale''.


  5.2.3.  Schede che utilizzano I/O memory mapped non funzionano

  (Questo comprende le schede Trantor T128 e Seagate, ma non i driver
  Adaptec, generiche NCR5380, PAS16, e Ultrastor).

  Questo mancato funzionamento si ha spesso quando il caching delle
  porte di I/O memory mapped � eseguito in maniera non corretta.
  Dovreste avere lo spazio dell'indirizzo delle schede marcato come non
  cachable nei settaggi XCMOS.

  Se questo non � possibile, dovreste disattivare interamente la cache.

  Se avete specificato manualmente l'indirizzo della scheda, ricordatevi
  che Linux ha bisogno dell'indirizzo reale della scheda, e non del
  segmento di 16 byte a cui la documentazione pu� riferirsi.

  Ad esempio, 0xc8000 sarebbe corretto, 0xc800 non funzionerebbe e
  potrebbe causare problemi di corruzione della memoria.


  5.2.4.  Eseguendo il boot da un floppy con un driver ALPHA si ottiene.
  "kernel panic : cannot mount root device"

  Avrete bisogno di modificare l'immagine binaria del kernel (prima o
  dopo averla scritta sul disco), e di modificare alcuni campi a due
  byte (in formato little endian, cio� i bit meno significativi vengono
  per primi) per garantire che funzioner� sul vostro sistema:


  1. il dispositivo di swap predefinito, a offset 502, dovrebbe essere
     impostato a 0x00 0x00

  2. la dimensione del ram disk, a offset 504, dovrebbe essere impostata
     all'ampiezza del floppy di boot in K - ad esempio, 5.25" = 1200,
     3.5" = 1440.
       Questo significa che i byte sono

       3.5" : 0xA0 0x05
       5.25" : 0xB0 0x04





  3. dispositivo di root, a offset 508, dovrebbe essere impostato a 0x00
     0x00, cio� al dispositivo da cui si esegue il boot.

  Scrivete il file su disco usando dd o rawrite. Inserite il disco nel
  primo drive floppy, aspettate finch� non appare il prompt che vi dice
  di inserire il disco root, e poi inserite il floppy di root della
  vostra distribuzione.


  5.2.5.  Installare un driver di dispositivo non incluso nella dis�
  tribuzione del kernel

  Avete bisogno di incominciare con la versione del kernel usata
  dall'autore del driver. Probabilmente si parla di questa revisione
  nella documentazione del driver.

  Potete trovare parecchie revisioni recenti del kernel presso:


       nic.funet.fi:/pub/OS/Linux/PEOPLE/Linus




  con il nome linux-version.tar.gz

  Si trovano anche presso tsx-11.mit.edu e vari altri siti



       andate (cd) nella directory /usr/src.




  Rimuovete i vostri vecchi sorgenti Linux; se volete tenere una loro
  copia di backup:



       mv linux linux-old




  scompattate il file



       gunzip < linux-0.99.12.tar.gz | tar xvfp -




  Applicate le patch. Le patch saranno relative a qualche directory nel
  filesystem. Esaminando le righe di file di output nel file di patch
  (con il comando ``grep ^---''), siete in grado di stabilire dove si
  trova il file; ad esempio patch con queste linee:



       --- ./kernel/blk_drv/scsi/Makefile

       --- ./config.in Wed Sep  1 16:19:33 1993




  avranno i file relativi a /usr/src/linux.

  Scompattate i sorgenti del driver in un luogo appropriato - potete
  digitare:



       tar tfv patches.tar




  per ottenere un elenco, e muovere i file nella maniera necessaria (i
  file del driver SCSI dovrebbero stare in
  /usr/src/linux/kernel/drivers/scsi).

  Oppure spostatevi nelle directory a cui sono relativi e digitate:



       patch -p0 < patch_file





  per applicare le patch. Ad esempio, se i file iniziassero con:



       --- linux-new/kernel/blk_drv/scsi/Makefile




  e voi voleste applicare le patch mentre si trovano in /usr/src/linux,
  potreste entrare nella directory /usr/src/linux e digitare:



       patch -p1 < patches




  per trascurare la componente "linux-new".

  Dopo aver applicato le patch, controllate che non ci sia alcun errore
  di applicazione delle patch stesse, che si manifester� con il nome del
  file seguito da un suffisso #.



       find /usr/src/linux/ -name "*#" -print

  Se qualcuno di questi esiste, osservateli attentamente. In alcuni
  casi, le differenze consisteranno negli identificatori RCS e saranno
  innocue, altre volte dovrete applicare manualmente delle parti
  importanti.  Documentare i file diff e patch va oltre gli scopi di
  questo documento.

  Consultate anche ``Configurazione e  compilazione del kernel''.


  5.2.6.  Installazione di un driver che non ha patch

  In alcuni casi un autore di driver pu� non offrire patch con i file .c
  e .h che contengono il suo driver, o le patch possono essere per una
  versione pi� vecchia del kernel e quindi non installarsi in maniera
  ``pulita''.


  1. Copiate i file .c e .h in /usr/src/linux/drivers/scsi

  2. Aggiungete l'opzione di configurazione

     Modificate /usr/src/linux/config.in, aggiungendo una riga nella
     sezione:



       *
       * SCSI low-level drivers
       *





  aggiungete una variabile booleana di configurazione per il vostro
  driver.  Ad esempio:



       bool 'Always IN2000 SCSI support' CONFIG_SCSI_IN2000 y





  3. Aggiungete le righe occorrenti al makefile

     Modificate /usr/src/linux/drivers/scsi/Makefile, aggiungendo
     qualcosa come:



       ifdef CONFIG_SCSI_IN2000
       SCSI_OBS := $(SCSI_OBJS) in2000.o
       SCSI_SRCS := $(SCSI_SRCS) in2000.c
       endif





  prima della riga:




  scsi.a: $(SCSI_OBJS)





  nel makefile, dove il file .c � il file .c che voi avete copiato, e il
  file .o � il nome base del file .c con un suffisso .o.

  4. Aggiungete i punti di entrata

     Modificate /usr/src/linux/drivers/scsi/hosts.c, aggiungendo un
     #include per l'header file, condizionato dal fatto che la macro di
     preprocessing CONFIG_SCSI (che avete aggiunto al file di
     configurazione) sia o meno definita. Ad esempio, dopo



       #ifdef CONFIG_SCSI_GENERIC_NCR5380
       #include "g_NCR5380.h"
       #endif





  potreste aggiungere



       #ifdef CONFIG_SCSI_IN2000
       #include "in2000.h"
       #endif





  Dovrete anche aggiungere Scsi_Host_Template al vettore scsi_hosts[].
  Date un'occhiata nel file .h, e dovreste trovare un #define che
  assomiglia a:



       #define IN2000 {"Always IN2000", in2000_detect, \
           in2000_info, in2000_command,    \
           in2000_queuecommand,            \
           in2000_abort,                   \
           in2000_reset,                   \
           NULL,                           \
           in2000_biosparam,               \
           1, 7, IN2000_SG, 1, 0, 0}





  Prendete il nome della definizione di preprocessore, e aggiungetela al
  vettore scsi_hosts[], condizionato dalla definizione o meno del sim�
  bolo di preprocessing che avete usato nel file di configurazione.

  Ad esempio, dopo:




  #ifdef CONFIG_SCSI_GENERIC_NCR5380
          GENERIC_NCR5380,
  #endif





  potreste aggiungere



       #ifdef CONFIG_SCSI_IN2000
               IN2000,
       #endif





  Vedete anche ``Configurazione e compilazione  del kernel''.



  5.2.7.  Una scheda PCI non funziona in un sistema Compaq

  Un certo numero di sistemi Compaq mappa le estensioni BIOS a 32 bit
  usate per cercare i dispositivi PCI, in una parte di memoria
  inaccessibile al kernel Linux a causa del layout della memoria. Se
  Linux non � in grado di individuare una scheda PCI SCSI supportata, e
  vi dice qualcosa come:



       pcibios_init: entry in high memory, unable to access




  Prendete:



       ftp://ftp.compaq.com/pub/softpaq/Software-Solutions/sp0921.zip




  che � un archivio autoscompattante contenente un programma che
  rilocher� il codice BIOS32.


  5.2.8.  Un sistema con schede PCI rimane bloccato dopo il messaggio %d
  Host


  Alcuni sistemi PCI hanno BIOS malfunzionanti che disattivano gli
  interrupt e non sono in grado di riattivarli prima di restituire il
  controllo al programma chiamante. La seguente patch risolve questo
  problema:






  --- bios32.c.orig       Mon Nov 13 22:35:31 1995
  +++ bios32.c    Thu Jan 18 00:15:09 1996
  @@ -56,6 +56,7 @@
   #include <linux/pci.h>

   #include <asm/segment.h>
  +#include <asm/system.h>

   #define PCIBIOS_PCI_FUNCTION_ID        0xb1XX
   #define PCIBIOS_PCI_BIOS_PRESENT       0xb101
  @@ -125,7 +126,9 @@
          unsigned long address;          /* %ebx */
          unsigned long length;           /* %ecx */
          unsigned long entry;            /* %edx */
  +       unsigned long flags;

  +       save_flags(flags);
          __asm__("lcall (%%edi)"
                  : "=a" (return_code),
                    "=b" (address),
  @@ -134,6 +137,7 @@
                  : "0" (service),
                    "1" (0),
                    "D" (&bios32_indirect));
  +       restore_flags(flags);

          switch (return_code) {
                  case 0:
  @@ -161,11 +165,13 @@
          unsigned char present_status;
          unsigned char major_revision;
          unsigned char minor_revision;
  +       unsigned long flags;
          int pack;

          if ((pcibios_entry = bios32_service(PCI_SERVICE))) {
                  pci_indirect.address = pcibios_entry;

  +               save_flags(flags);
                  __asm__("lcall (%%edi)\n\t"
                          "jc 1f\n\t"
                          "xor %%ah, %%ah\n"
  @@ -176,6 +182,7 @@
                          : "1" (PCIBIOS_PCI_BIOS_PRESENT),
                            "D" (&pci_indirect)
                          : "bx", "cx");
  +               restore_flags(flags);

                  present_status = (pack >> 16) & 0xff;
                  major_revision = (pack >> 8) & 0xff;
  @@ -210,7 +217,9 @@
   {
          unsigned long bx;
          unsigned long ret;
  +       unsigned long flags;

  +       save_flags(flags);
          __asm__ ("lcall (%%edi)\n\t"
                  "jc 1f\n\t"
                  "xor %%ah, %%ah\n"
  @@ -221,6 +230,7 @@
                    "c" (class_code),
                    "S" ((int) index),
                    "D" (&pci_indirect));
  +       restore_flags(flags);
          *bus = (bx >> 8) & 0xff;
          *device_fn = bx & 0xff;
          return (int) (ret & 0xff00) >> 8;
  @@ -232,7 +242,9 @@
   {
          unsigned short bx;
          unsigned short ret;
  +       unsigned long flags;

  +       save_flags(flags);
          __asm__("lcall (%%edi)\n\t"
                  "jc 1f\n\t"
                  "xor %%ah, %%ah\n"
  @@ -244,6 +256,7 @@
                    "d" (vendor),
                    "S" ((int) index),
                    "D" (&pci_indirect));
  +       restore_flags(flags);
          *bus = (bx >> 8) & 0xff;
          *device_fn = bx & 0xff;
          return (int) (ret & 0xff00) >> 8;
  @@ -254,7 +267,9 @@
   {
          unsigned long ret;
          unsigned long bx = (bus << 8) | device_fn;
  +       unsigned long flags;

  +       save_flags (flags);
          __asm__("lcall (%%esi)\n\t"
                  "jc 1f\n\t"
                  "xor %%ah, %%ah\n"
  @@ -273,7 +288,9 @@
   {
          unsigned long ret;
          unsigned long bx = (bus << 8) | device_fn;
  +       unsigned long flags;

  +       save_flags(flags);
          __asm__("lcall (%%esi)\n\t"
                  "jc 1f\n\t"
                  "xor %%ah, %%ah\n"
  @@ -292,7 +309,9 @@
   {
          unsigned long ret;
          unsigned long bx = (bus << 8) | device_fn;
  +       unsigned long flags;

  +       save_flags(flags);
          __asm__("lcall (%%esi)\n\t"
                  "jc 1f\n\t"
                  "xor %%ah, %%ah\n"
  @@ -303,6 +322,7 @@
                    "b" (bx),
                    "D" ((long) where),
                    "S" (&pci_indirect));
  +       restore_flags(flags);
          return (int) (ret & 0xff00) >> 8;
   }

  @@ -311,7 +331,9 @@
   {
          unsigned long ret;
          unsigned long bx = (bus << 8) | device_fn;
  +       unsigned long flags;

  +       save_flags(flags);
          __asm__("lcall (%%esi)\n\t"
                  "jc 1f\n\t"
                  "xor %%ah, %%ah\n"
  @@ -322,6 +344,7 @@
                    "b" (bx),
                    "D" ((long) where),
                    "S" (&pci_indirect));
  +       restore_flags(flags);
          return (int) (ret & 0xff00) >> 8;
   }

  @@ -330,7 +353,9 @@
   {
          unsigned long ret;
          unsigned long bx = (bus << 8) | device_fn;
  +       unsigned long flags;

  +       save_flags(flags);
          __asm__("lcall (%%esi)\n\t"
                  "jc 1f\n\t"
                  "xor %%ah, %%ah\n"
  @@ -341,6 +366,7 @@
                    "b" (bx),
                    "D" ((long) where),
                    "S" (&pci_indirect));
  +       restore_flags(flags);
          return (int) (ret & 0xff00) >> 8;
   }

  @@ -349,7 +375,9 @@
   {
          unsigned long ret;
          unsigned long bx = (bus << 8) | device_fn;
  +       unsigned long flags;

  +       save_flags(flags);
          __asm__("lcall (%%esi)\n\t"
                  "jc 1f\n\t"
                  "xor %%ah, %%ah\n"
  @@ -360,6 +388,7 @@
                    "b" (bx),
                    "D" ((long) where),
                    "S" (&pci_indirect));
  +       restore_flags(flags);
          return (int) (ret & 0xff00) >> 8;
   }





  5.3.  Adaptec 152x, 151x, 1505, 282x, Sound Blaster 16 SCSI, SCSI Pro,
  Gigabyte e altri prodotti basati su AIC 6260/6360 (Standard)


  Configurazioni supportate



       indirizzi BIOS  : 0xd8000, 0xdc000, 0xd0000, 0xd4000, 0xc8000, 0xcc000,
                         0xe0000, 0xe4000.
       Porte           : 0x140, 0x340
       IRQ             : 9, 10, 11, 12
       DMA             : non usato
       IO              : port mapped


  Autorilevamento:



       Funziona con molte schede con un BIOS installato. Tutte le altre schede,
       inclusa la Adaptec 1510, e la Sound Blaster16 SCSI devono usare una riga
       di comandi kernel o impostazioni a tempo di compilazione.




  Impostazioni manuali:

  Al momento della compilazione:



       Definite in modo appropriato PORTBASE, IRQ, SCSI_ID, RECONNECT,
       PARITY, vedete ``Definizioni''.




  Linea di comando kernel:



       aha152x=<PORTBASE>[,<IRQ>[,<SCSI-ID>[,<RECONNECT>[,<PARITY>]]]]




  SCSI-ID � lo SCSI ID dell'adattatore HOST, non degli eventuali
  dispositivi ad esso connessi. Solitamente dovrebbe essere 7.

  Per forzare il riconoscimento di una scheda a 0x340, IRQ 11, SCSI-ID
  7, con disconnessione/riconnessione permesse, dovreste usare la
  seguente opzione di riga di comandi:



       aha152x=0x340,11,7,1




  Problemi di ``arretratezza'' che si risolvono aggiornando :


  1. Il driver non funziona con le schede VLB. C'era un problema di
     temporizzazione in kernel pi� vecchi della revisione 1.0.5

  Definizioni:













  AUTOCONF        : usa la configurazione riportata dal controller (solo 152x)
  IRQ             : imposta il canale di interrupt (9,10,11 o 12) (predefinito
                    11)
  SCSI_ID         : imposta lo SCSI ID dell' AIC-6260 (0-7) (predefinito 7)
  RECONNECT       : imposta disconnessione/riconnessione (ponetelo diverso da
                    zero per permetterle e a zero per disattivarle)
  DONT_SNARF      : Non registrare le porte (pl12 e sotto)
  SKIP_BIOSTEST   : Non testare per una signature BIOS (AHA-1510 o BIOS
                    disattivato)
  PORTBASE        : Forza l'indirizzo base. Non effettuare la ricerca automatica.





  5.4.  Adaptec 154x, AMI FastDisk VLB, DTC 329x (Standard)


  Configurazioni supportate



       Porte           : 0x330 e 0x334
       IRQ             : 9, 10, 11, 12, 14, 15
       canali DMA      : 5, 6, 7
       IO              : port mapped, bus master




  Autorilevamento:



       trover� schede solo a 0x330 e 0x334.




  Impostazioni manuali:




       aha1542=<PORTBASE>[,<BUSON>,<BUSOFF>[,<DMASPEED>]]




  Note:


  1. BusLogic costruisce una serie di schede che sono compatibili a
     livello di software con Adaptec 1542, e ce ne sono per i bus ISA,
     VLB, EISA, e PCI.

  2. Schede il cui nome non ha suffisso, e vecchie schede con il
     suffisso ``A'' non supportano scatter/gather, e quindi non
     funzionano.  Comunque si riesce a farle funzionare in qualche modo
     se AHA1542_SCATTER � modificato in 0 in drivers/scsi/aha1542.h.

  Problemi di ``arretratezza'' che si risolvono aggiornando:


  1. Revisioni del kernel precedenti alla .99.10 non supportano la
     revisione 'C'.
  2. Revisioni del kernel precedenti alla .99.14k non supportano le
     opzioni di revisione 'C' per:


  �  supporto BIOS per il mapping esteso per dischi > 1G;

  �  supporto BIOS per pi� di 2 drive;

  �  supporto BIOS per autoscanning del bus SCSI.


  3. Le revisioni precedenti alla .99.15e del kernel non supportano il
     mapping esteso per dischi > 1G non attivo.

  4. Revisioni precedenti alla .99.14u del kernel non supportano le
     revisioni 'CF' delle schede.

  5. Le versioni precedenti alla 1.0.5 del kernel hanno un problema di
     corsa critica quando devono accedere a pi� dispositivi
     contemporaneamente.

  Problemi comuni :


  1. Ci sono errori inattesi con schede 154xC o 154xCF,


     Gli esemplari pi� vecchi delle schede 154xC hanno un alto grado di
     deviazione su uno dei segnali SCSI, che causa la riflessione del
     segnale quando vengono usati cavi di impedenza sbagliata.

     Le schede pi� recenti non sono molto migliori, ed hanno anche una
     estrema sensibilit� al tipo dei cavi e dei terminatori.

     Vedi anche Problemi Comuni ``#2'' e ``#3'' e ``Problemi comuni'',
     ``Malfunzionamento generale''.


  2. Ci sono errori inattesi con schede 154xC o 154x, con collegati
     dispositivi sia interni che esterni.

     Si tratta probabilmente di un problema di terminazione. Per poter
     disattivare via software la terminazione dell'adattatore host,
     dovete spegnere lo switch 1.

     Vedi anche Problemi Comuni ``#1'' e ``#3'' e ``Problemi  comuni'',
     ``Malfunzionamento generale''.

  3. Il sottosistema SCSI si blocca completamente.


     Ci sono casi in cui i bloccaggi sembrano avvenire quando pi�
     dispositivi sono in funzione contemporaneamente. In questo caso,
     potete tentare di mettervi in contatto con il produttore dei
     dispositivi e vedere se sono disponibili aggiornamenti firmware in
     grado di correggere il problema.  Come ultima risorsa, potete
     modificare, in aha1542.h, AHA1542_MAILBOX in 1. Questa operazione
     vi limiter� effettivamente a un solo comando sul bus SCSI alla
     volta, e ci� potrebbe migliorare la situazione. Se avete sul bus
     lettori a nastro o cdrom lenti, potrebbe essere una soluzione non
     pratica.

     Vedi anche Problemi Comuni ``#1'' e ``#2'' e ``Problemi comuni'',
     ``Problemi comuni : Blocco del sistema SCSI''.


  4. Un messaggio "Interrupt received, but no mail" viene stampato al
     bootup e i vostri dispositivi SCSI non vengono rilevati.

     Disattivate le opzioni BIOS per supportare la mappatura estesa per
     dischi > 1G per pi� di 2 drive, e per l'autoscanning del bus.
     Oppure, aggiornatevi a Linux .99.14k o a una versione pi� recente.

  5. Se capitano, sulla schede di revisione 'C', un infinit� di errori
     di timeout, potreste dovere entrare nel programma di setup Adaptec
     e attivare ``synchronous negotiation'' (negoziazione sincrona).

  6. Linux 1.2.x d� il messaggio

     Unable to determine Adaptec DMA priority.  Disabling board.

     Questo � dovuto a un conflitto su alcuni sistemi con il driver
     BusLogic obsoleto. O ricompilate il vostro kernel senza, oppure
     date al driver BusLogic un opzione di linea di comando che dice di
     guardare da qualche altra parte rispetto a dove � configurato il
     vostro controller. Ad esempio, se avete una scheda Adaptec alla
     porta 0x334, e nulla alla 0x330, usate un'opzione di linea di
     comando come:



       buslogic=0x330





  7. Il sistema si blocca con un accesso simultaneo a pi� dispositivi su
     un 1542C o 1540C e con sconnessione attiva.

     Alcune revisioni del firmware Adaptec hanno dei bug.
     L'aggiornamento al BIOS v2.11 risolve significativamente questi
     problemi.


  5.5.  Adaptec 174x


  Configurazioni supportate



       Slot            : 1-8
       Porte           : non applicabile: � una scheda EISA
       IRQ             : 9, 10, 11, 12, 14, 15
       Canali DMA      : non applicabile: � una scheda EISA
       IO              : port mapped, bus master




  Autorilevamento:



       funziona con tutte le configurazioni supportate.




  Impostazioni manuali:

       nessuna.




  Note:

  1. La produzione di questa scheda � stata interrotta da Adaptec.

  Problemi comuni :

  1. Se il driver Adaptec 1740 stampa il messaggio "aha1740: Board
     detected, but EBCNTRL = %x, so disabled it."

     la vostra scheda � stata disattivata perch� non stava funzionando
     in modalit� enhanced. Schede che funzionano in una modalit�
     standard 1542 non sono supportate.


  5.6.  Adaptec 274x, 284x (Standard) 294x (ALPHA)


  Una versione pi� recente che supporta anch'essa le schede Adaptec 294x
  � disponibile presso:



       ftp://ftp.ims.com/pub/Linux/aic7xxx




  Configurazioni supportate :



                         274x           284x            294x
       Slot EISA       : 1-12           N/A             N/A
       Porte           : N/A            TUTTE           TUTTE
       IRQ             : TUTTI          TUTTI           TUTTI
       Canali DMA      : N/A            TUTTI           N/A
       IO              : port mapped, bus master




  Impostazioni manuali:

  linea di comando kernel:



       aha274x=extended
       (per forzare il mapping esteso)





  Note:

  1. Il BIOS DEVE essere attivato.

  2. Il canale B su schede 2742AT � ignorato.


  3. CONFIG_PCI deve essere settato se state usando una scheda PCI


  5.7.  Always IN2000 (Standard)


  Configurazioni supportate :



       Porte          : 0x100, 0x110, 0x200, 0x220
       IRQ            : 10, 11, 14, 15
       DMA            : non usato
       IO             : port mapped




  Autorilevamento :



       BIOS non richiesto.




  Impostazioni manuali:



       nessuna.




  Problemi comuni :


  1. Ci sono problemi noti in sistemi con drive IDE e con lo swapping.


  5.8.  Adattatori Host BusLogic MultiMaster


  (questa sezione Copyright 1995 di Leonard N. Zubkoff
  <lnz@dandelion.com>) (vedete README.BusLogic per ulteriori e pi�
  complete informazioni sui driver BusLogic)


















                  Driver SCSI BusLogic MultiMaster per Linux

                      Versione 1.2.2 per Linux 1.2.13
                      Versione 1.3.2 per Linux 1.3.88

  ftp://ftp.dandelion.com/BusLogic-1.2.2.tar.gz
  ftp://ftp.dandelion.com/BusLogic-1.3.2.tar.gz

                             16 Aprile 1996

                           Leonard N. Zubkoff
                           Dandelion Digital
                           lnz@dandelion.com

  BusLogic, Inc. progetta e produce una serie di adattatori host SCSI ad
  alte prestazioni che condividono una interfaccia di programmazione comune
  su varie architetture di bus grazie alla loro tecnologia MultiMaster
  ASIC. Questo driver supporta tutti gli adattatori host BusLogic
  MultiMaster attuali, e dovrebbe supportare ogni tipo di progetto
  MultiMaster futuro con piccole modifiche. Gli adattatori basati sulla
  nuova architettura FlashPoint non sono supportati da questo driver;
  consultate il file README.FlashPoint per informazioni a proposito di un
  programma di aggiornamento per gli utenti di Linux dal FlashPoint LT,
  non supportato, al BT-948, supportato.

  I miei principali obiettivi nello scrivere questo driver BusLogic
  completamente nuovo sono quelli di sfruttare la piena potenzialit� di
  cui sono capaci gli adattatori host BusLogic SCSI e le moderne
  periferiche SCSI, e di fornire un driver altamente robusto su cui si pu�
  contare per applicazioni critiche con alte prestazioni. Tutte le
  caratteristiche principali di performance e di correzione degli errori
  possono essere configurate dalla linea dei comandi kernel di Linux,
  permettendo cos� installazioni personalizzate per regolare le prestazioni
  e il recupero degli errori sulle proprie necessit�.

  BusLogic � stata una eccellente compagnia con cui lavorare e consiglio
  caldamente i loro prodotti alla comunit� Linux. Nel novembre del 1995 mi
  � stata offerta l'opportunit� di divenire un beta tester per il loro
  ultimo prodotto MultiMaster, l'adattatore host SCSI BT-948 PCI Ultra, e
  poi nuovamente per l'adattatore SCSI BT-958 PCI Wide Ultra nel gennaio
  1996. Tutto ci� si rivel� benefico per entrambi, poich� BusLogic
  raggiunse un grado e una tipologia di testing che il loro stesso gruppo
  di testing non pu� raggiungere facilmente, e la comunit� Linux ha a
  disposizione adattatori host di alta qualit� che sono stati ben testati
  con Linux prima ancora di essere immessi sul mercato. Questo rapporto ha
  inoltre dato a me la possibilit� di interagire direttamente con il loro
  staff tecnico, di comprendere di pi� a proposito della lavorazione
  interna sui loro prodotti, e in cambio di insegnare loro le necessit� e le
  potenzialit� della comunit� Linux. Il loro interesse e supporto �
  apprezzato enormemente.

  A differenza di altri venditori, se vi mettete in contatto con il
  Supporto Tecnico BusLogic per un problema, e state eseguendo Linux, non vi
  diranno che il vostro uso del prodotto non � supportato. La loro
  ultimissima produzione di marketing afferma infatti: "gli adattatori host
  BusLogic SCSI sono compatibili con tutti i maggiori sistemi operativi
  compresi: ... Linux ...".

  BusLogic, Inc. si trova a 4151 Burton Drive, Santa Clara, California,
  95054, USA e pu� essere raggiunta telefonicamente al 408/492-9090 o
  tramite FAX al 408/492-1542. BusLogic possiede un sito World Wide Web
  http://www.buslogic.com, un sito FTP a: ftp.buslogic.com, e una BBS a
  408/492-1984. Il Supporto Tecnico BusLogic Technical pu� essere contattato via
  posta elettronica all'indirizzo techsup@buslogic.com, per telefono al
  408/654-0760, o via FAX al 408/492-1542. Informazioni per
  contattare uffici in Europa e Giappone sono disponibili presso il sito web.
  ADATTATORI DI HOST SUPPORTATI

  L'elenco che segue comprende gli adattatori host BusLogic SCSI supportati
  alla data di questo documento. � consigliabile, per chiunque sia
  intenzionato a comprare un adattatore BusLogic SCSI non compreso in
  questo elenco, mettersi in contatto con l'autore prima dell'acquisto in
  modo da verificare se sar� o meno supportato.

  Serie "W":

  BT-948          PCI     Ultra Fast Single-ended SCSI-2
  BT-958          PCI     Ultra Wide Single-ended SCSI-2
  BT-958D         PCI     Ultra Wide Differential SCSI-2

  Serie "C":

  BT-946C         PCI     Fast Single-ended SCSI-2
  BT-956C         PCI     Fast Wide Single-ended SCSI-2
  BT-956CD        PCI     Fast Wide Differential SCSI-2
  BT-445C         VLB     Fast Single-ended SCSI-2
  BT-747C         EISA    Fast Single-ended SCSI-2
  BT-757C         EISA    Fast Wide Single-ended SCSI-2
  BT-757CD        EISA    Fast Wide Differential SCSI-2
  BT-545C         ISA     Fast Single-ended SCSI-2
  BT-540CF        ISA     Fast Single-ended SCSI-2

  Serie "S":

  BT-445S         VLB     Fast Single-ended SCSI-2
  BT-747S         EISA    Fast Single-ended SCSI-2
  BT-747D         EISA    Fast Differential SCSI-2
  BT-757S         EISA    Fast Wide Single-ended SCSI-2
  BT-757D         EISA    Fast Wide Differential SCSI-2
  BT-545S         ISA     Fast Single-ended SCSI-2
  BT-542D         ISA     Fast Differential SCSI-2
  BT-742A         EISA    Single-ended SCSI-2 (742A revisione H)
  BT-542B         ISA     Single-ended SCSI-2 (542B revisione H)

  Serie "A":

  BT-742A         EISA    Single-ended SCSI-2 (742A revisioni A - G)
  BT-542B         ISA     Single-ended SCSI-2 (542B revisioni A - G)

  Gli adattatori di host AMI FastDisk che sono cloni BusLogic sono supportati
  da questo driver.

                   BT-948/958/958D NOTE DI INSTALLAZIONE

  Gli Adattatori di Host BT-948/958/958D PCI Ultra SCSI, possiedono delle
  caratteristiche tali per cui potrebbero richiedere particolare
  attenzione durante l'installazione di Linux.

  o Assegnamento di una porta di I/O PCI

    Con la configurazione predefinita in fabbrica, il BT-948/958/958D
    riconoscer� solo le assegnazioni della porta I/O PCI fatte dal BIOS PCI
    della scheda madre. Il BT-948/958/958D non risponder� ad alcuna delle
    porte I/O ISA a cui precedentemente rispondevano gli adattatori host
    BusLogic SCSI. Questo driver supporta l'assegnamento della porta I/O
    PCI, perci� questa � la configurazione preferita. Comunque, se per
    qualche ragione si deve usare il driver obsoleto BusLogic, come ad
    esempio per una distribuzione Linux che non usa ancora questo driver
    nell'esecuzione del boot del kernel, BusLogic ha fornito una opzione di
    configurazione AutoSCSI per attivare una porta I/O legacy ISA compatibile.

    Per attivare questa opzione di compatibilit� all'indietro, invocate
    l'utility AutoSCSI tramite Ctrl-B all'accensione (startup) del sistema
    e selezionate "Adapter Configuration", "View/Modify Configuration", e
    poi cambiate l'impostazione di "ISA Compatible Port" da "Disable" a
    "Primary" o "Alternate". Una volta che questo driver sia stato
    installato, l'opzione "ISA Compatible Port" dovrebbe essere rimessa a
    "Disable", in modo tale da evitare possibili conflitti futuri di porta I/O.
    Anche i pi� vecchi BT-946C/956C/956CD possiedono questa opzione di
    configurazione, ma il l'impostazione predefinita in fabbrica � "Primary".

  o Ordine di scansione degli slot PCI

    In sistemi con pi� adattatori host BusLogic PCI, l'ordine secondo
    cui gli slots PCI sono scanditi potrebbe apparire rovesciato con
    BT-948/958/958D se comparato con il BT-946C/956C/956CD. Perch� il boot
    da un disco SCSI funzioni correttamente, � necessario che il BIOS
    dell'adattatore host BIOS e il kernel siano d'accordo su quale disco sia il
    dispositivo di boot, il che richiede che siano in grado di riconoscere
    nello stesso ordine gli adattatori host PCI. La scheda madre PCI BIOS
    fornisce un metodo standard per enumerare gli adattatori host PCI,
    che � usato dal kernel di Linux. Alcune implementazioni PCI BIOS
    enumerano gli slot PCI secondo il numero crescente del bus e del
    dispositivo, mentre altri lo fanno nella direzione opposta.

    Sfortunatamente Microsoft ha deciso che Windows 95 debba enumerare gli
    slot PCI in ordine crescente rispetto ai numeri del bus e dei
    dispositivi senza tener conto della enumerazione del PCI BIOS, e che il
    loro schema debba essere supportato dall'adattatore di host BIOS per
    ricevere la certificazione di Windows 95. Quindi i settaggi della
    factory default del BT-948/958/958D enumerano gli adattatori di host
    secondo i numeri crescenti dei bus e dei dispositivi. Per disattivare
    questa funzione, invocate la utility AutoSCSI, tramite via Ctrl-B
    all'accensione del sistema e selezionate "Adapter Configuration",
    "View/Modify Configuration", schiacciate Ctrl-F10 e poi disattivate
    l'opzione "Use Bus And Device # For PCI Scanning Seq."

    Questo driver interrogher� il settaggio dell'opzione PCI Scanning
    Sequence in modo da riconoscere gli adattatori di host nello stesso
    ordine in cui sono enumerati dal BIOS dell'adattatore host.

                      MAILING LIST DI ANNUNCI BUSLOGIC

  La mailing list di annunci della BusLogic costituisce un forum per
  informare gli utenti Linux di uscite sul mercato di nuovi driver e di
  altri annunci a proposito dei supporti Linux per gli adattatori di host
  BusLogic SCSI. Per iscriversi alla lista, inviate un messaggio a
  "BusLogic-announce-request@dandelion.com" con la riga "subscribe" nel testo.




  5.9.  Adattatori Host BusLogic FlashPoint


  (questa sezione Copyright 1995 by Leonard N. Zubkoff
  <lnz@dandelion.com>)











  Non ci sono driver Linux disponibili per le FlashPoint LT/DL/LW
  (BT-930/932/950) e non � chiaro quando e se mai ce ne saranno. Le schede
  FlashPoint hanno un'architettura differente rispetto alle schede
  MultiMaster e non hanno nessuna CPU, solo un motore sequenziale
  SCSI. Sono commercializzati come un prodotto per workstation desktop, e non
  sono particolarmente adatti per un sistema operativo multitasking di alte
  prestazioni come Linux.

  Le MultiMaster BT-948/958 hanno una CPU, e l'interfaccia di
  programmazione a ``cassetta della posta''  permette parallelismi e
  pipeline tra il sistema operativo e l'adattatore host, laddove le schede
  FlashPoint richiedono frequenti interventi della CPU dell'adattatore.
  Anche quando la latenza degli interrupt cresce in un sistema multitasking
  sotto forte carico, la BT-948/958 dovrebbe mantenere delle eccellenti
  performance, mentre la performance della FlashPoint tende a calare
  piuttosto rapidamente. Inoltre, il firmware sulla BT-948/958 ha la
  capacit� di interagire propriamente a basso livello con il bus SCSI,
  mentre con un motore sequenziale � il driver Linux a doversi far carico
  di queste interazioni, e spesso impiega un sacco di tempo per riuscire a
  portare a termine il proprio lavoro. Data la differenza di prezzo
  piuttosto bassa fra questi prodotti, le BT-948 o BT-958 sono certamente
  la scelta migliore per Linux.

  (Inizio Citazione)

                                     ANNUNCIO
                   Programma di upgrade BusLogic FlashPoint/BT-948
                                  1 Febbraio 1996

  Sin dalla sua introduzione l'ottobre scorso, l'uso della BusLogic FlashPoint
  LT ha causato problemi ai membri della comunit� Linux, poich� nessun
  driver Linux � stato disponibile per questo nuovo prodotto Ultra
  SCSI. Nonostante sia ufficialmente considerato un prodotto per desktop
  workstation, e pur non essendo particolarmente adatto per un sistema
  operativo multitasking ad alte prestazioni come Linux, la FlashPoint LT �
  stata consigliata dai rivenditori di sistemi per computer come l'ultima
  novit�, ed � stata venduta perfino in molti dei loro sistemi high end, al
  posto dei meno recenti prodotti MultiMaster. Questo ha causato problemi a
  molte persone che hanno inavvertitamente comprato un sistema
  aspettandosi che tutti gli Adattatori host BusLogic SCSI fossero
  supportati da Linux, per poi scoprire che FlashPoint non � supportato e
  non lo sarebbe stato per un certo periodo, se non per sempre.

  Dopo che questo problema � stato individuato, BusLogic ha contattato i
  propri principali clienti OEM per assicurarsi che le schede BT-946C/956C
  MultiMaster fossero comunque ancora rese disponibili, e che gli utenti di
  Linux che avessero per errore ordinato dei sistemi con le FlashPoint
  potessero essere messi in condizione di aggiornarle alle BT-946C. Questo
  ha aiutato molti acquirenti di nuovi sistemi, ma � stata solo una
  soluzione parziale al problema generale del supporto per le FlashPoint per
  gli utenti di Linux. Non � servito, infatti, ad aiutare le persone
  che inizialmente avevano acquistato una FlashPoint per un sistema
  operativo supportato, e che poi avevano deciso di usare Linux, o per
  coloro i quali avevano comperato una FlashPoint LT, convinti che fosse
  supportata, e non sono stati in grado di restituirla.

  A met� dicembre, ho chiesto di incontrare il senior management di
  BusLogic per discutere a proposito di Linux e del supporto software
  free per le FlashPoint. Voci a proposito di una scarsa cura nei confronti
  della comunit� Linux da parte di BusLogic erano di pubblico dominio, e
  pensavo che la cosa migliore fosse parlare direttamente di questi
  argomenti. Inviai una email una sera dopo le 23 e l'incontro ebbe
  luogo il pomeriggio seguente. Sfortunatamente gli ingranaggi delle
  macchine corporative si muovono lentamente, specialmente quando una
  compagnia sta per essere acquisita, e quindi c'� voluto fino a ora perch�
  tutti i dettagli venissero determinati e venisse fatto un documento pubblico.
  BusLogic non � pronta per ora a rilasciare le informazioni necessarie
  perch� terzi possano scrivere driver per le FlashPoint. Gli unici
  driver per FlashPoint esistenti sono stati scritti direttamente da
  BusLogic Engineering, e non c'� una documentazione FlashPoint
  sufficientemente dettagliata per consentire a sviluppatori esterni di
  scrivere un driver senza assistenza. Mentre qualcuno alla BusLogic
  preferirebbe non divulgare affatto dettagli sull'architettura delle
  FlashPoint, la discussione non ha portato in nessuna direzione. In ogni
  caso, anche se fosse disponibile oggi della documentazione ci vorrebbe
  un po' di tempo prima che un driver utilizzabile venisse scritto,
  specialmente considerando il fatto che non sono convinto che lo sforzo
  richiesto valga la pena di essere compiuto.

  Comunque, BusLogic mantiene l'impegno di fornire soluzioni SCSI ad alte
  prestazioni per la comunit� Linux, e non vuole che qualcuno non sia in grado
  di eseguire Linux perch� possieda una Flashpoint LT. Perci� BusLogic ha
  messo in atto un programma diretto di aggiornamento per consentire a
  qualsiasi utente Linux in tutto il mondo di permutare la loro FlashPoint
  LT con una nuovo BT-948 MultiMaster PCI Ultra SCSI Host Adapter. Il
  BT-948 � il successore Ultra SCSI del BT-946C e ha tutte le migliori
  caratteristiche sia del BT-946C che della FlashPoint LT, compresa la
  terminazione intelligente e una flash PROM per facili aggiornamenti del
  firmware, ed � ovviamente compatibile con l'attuale driver Linux. Il
  prezzo per questo aggiornamento � stato fissato in 45 dollari americani, e
  il programma di aggiornamento verr� amministrato dal Supporto
  Tecnico BusLogic, che pu� essere raggiunto in email all'indirizzo
  techsup@BusLogic.com, e telefonicamente al +1 408 654-0760, oppure via
  fax al +1 408 492-1542.

  Ero un beta tester per la BT-948 e le versioni 1.2.1 e 1.3.1 del mio
  driver BusLogic includono gi� il supporto per la BT-948. Un migliore
  supporto per le schede Ultra SCSI MultiMaster verr� aggiunto in una
  versione successiva. Come risultato di questo processo cooperativo di
  test, sono stati individuati e corretti numerosi errori nel firmware
  (accertatevi di avere la versione 5.05R o pi� recente del firmware).
  Il mio sistema di test Linux, pesantemente caricato, ha fornito un
  ambiente ideale per testare i processi di recupero dagli errori che sono
  molto pi� raramente esercitati nei sistemi produttivi, ma che sono
  cruciali per l'equilibrio complessivo del sistema. � stato
  particolarmente utile essere in grado di lavorare direttamente
  con il loro ingegnere firmware per mostrare i problemi sotto il
  controllo dell'ambiente di debug del firmware; ne � passato di tempo
  dall'ultima volta in cui ho lavorato sul firmware per un sistema
  embedded. Attualmente sto lavorando ad alcuni test di prestazioni e mi
  aspetto di avere dei dati da riportare fra non molto.

  BusLogic mi ha chiesto di fare questo annuncio poich� un larga parte
  delle domande che riguardano il supporto per la FlashPoint � stata
  inviata o a me per email o � apparsa nei newsgroup di Linux di cui
  faccio parte. Per sintetizzare, BusLogic sta offrendo agli utenti di
  Linux un aggiornamento dalla FlashPoint LT (BT-930), non supportata, alla
  BT-948, supportata, per 45$. Contattate il Supporto Tecnico BusLogic presso:
  techsup@BusLogic.com o +1 408 654-0760 per approfittare della loro offerta.

                  Leonard N. Zubkoff
                  lnz@dandelion.com

  (Fine citazione)








  5.10.  EATA: DPT SmartCache, SmartCache Plus, SmartCache III, Smart-
  Cache IV e SmartRAID (Standard)


  Schede supportate: tutte quelle che supportano il protocollo EATA-DMA.

  Tra di esse ci sono:


  la famiglia DPT Smartcache (Plus):
  PM2011          ISA             Fast Single-ended SCSI-2
  PM2012B         EISA            Fast Single-ended SCSI-2

  la famiglia DPT Smartcache III:
  PM2021          ISA             Fast Single-ended SCSI-2
  PM2021W         ISA             Wide Single-ended SCSI-2
  PM2022          EISA            Fast Single-ended SCSI-2
  PM2022W         EISA            Wide Single-ended SCSI-2
  PM2024          PCI             Fast Single-ended SCSI-2
  PM2024W         PCI             Wide Single-ended SCSI-2
  PM2122          EISA            Fast Single-ended SCSI-2
  PM2122W         EISA            Wide Single-ended SCSI-2
  PM2124          PCI             Fast Single-ended SCSI-2
  PM2124W         PCI             Wide Single-ended SCSI-2
  PM2322          EISA            Fast Single-ended SCSI-2
  PM2322W         EISA            Wide Single-ended SCSI-2

  la famiglia DPT Smartcache VI:

  PM2041W         ISA             Wide Single-ended SCSI-2
  PM2041UW        ISA             Ultra Wide Single-ended SCSI-2
  PM2042W         EISA            Wide Single-ended SCSI-2
  PM2042UW        EISA            Ultra Wide Single-ended SCSI-2
  PM2044W         PCI             Wide Single-ended SCSI-2
  PM2044UW        PCI             Ultra Wide Single-ended SCSI-2
  PM2142W         EISA            Wide Single-ended SCSI-2
  PM2142UW        EISA            Ultra Wide Single-ended SCSI-2
  PM2144W         PCI             Wide Single-ended SCSI-2
  PM2144UW        PCI             Ultra Wide Single-ended SCSI-2
  PM2322W         EISA            Wide Single-ended SCSI-2
  PM2322UW        EISA            Ultra Wide Single-ended SCSI-2

  la famiglia DPT SmartRAID:
  PM3021          ISA             Fast Single-ended SCSI-2
  PM3021W         ISA             Wide Single-ended SCSI-2
  PM3122          EISA            Fast Single-ended SCSI-2
  PM3122W         EISA            Wide Single-ended SCSI-2
  PM3222          EISA            Fast Single-ended SCSI-2
  PM3222W         EISA            Wide Single-ended SCSI-2
  PM3224          PCI             Fast Single-ended SCSI-2
  PM3224W         PCI             Wide Single-ended SCSI-2
  PM3334W         PCI             Wide Single-ended SCSI-2
  PM3334UW        PCI             Ultra Wide Single-ended SCSI-2



  anche versioni differenti dei controller sopraindicati.

  E alcuni controller da:

  NEC, AT&T, SNI, AST, Olivetti, Alphatronix.

  Configurazioni supportate



  Slot           : TUTTI
  Porte          : TUTTE
  IRQ            : TUTTI (level e edge triggered)
  Canali DMA     : ISA: TUTTI, EISA/PCI: non applicabile
  IO             : port mapped, bus master
  Canali SCSI    : TUTTI




  Autorilevamento :



       Funziona con tutte le configurazioni supportate




  L'ultima versione del driver EATA-DMA � disponibile su:




       ftp.i-Connect.Net:/pub/Local/EATA/




  Mailing list:

  La Mailing List EATA fornisce un forum agli utenti Linux del driver
  EATA-DMA e EATA-PIO per discussioni e annunci di nuove uscite sul
  mercato e altro.  Per abbonarvi alla mailing list, inviate un
  messaggio a "linux-eata-request@i-connect.net" con la scritta
  "subscribe" nel corpo del messaggio.

  Supporto /proc/scsi:

  Per ottenere statistiche sui comandi, eseguite le seguenti procedure:
  echo "eata_dma latency" >/proc/scsi/eata_dma/<num_driver> e per
  disattivarlo: echo "eata_dma nolatency"
  >/proc/scsi/eata_dma/<num_driver>

  Problemi comuni


  1. Slackware non riesce a trovare il controller.

     Soluzione: usate uno dei dischi boot ascsi*.

  2. Nei vecchi kernel (<v1.3) il driver IDE pu� rilevare l'interfaccia
     ST-506 delle schede EATA.


     a. Ci sar� qualcosa di simile a uno dei seguenti due esempi:



          hd.c: ST-506 interface disk with more than 16 heads detected,
            probably due to non-standard sector translation.  Giving up.
            (disk %d: cyl=%d, sect=63, head=64)




          hdc: probing with STATUS instead of ALTSTATUS
          hdc: MP0242 A, 0MB w/128KB Cache, CHS=0/0/0
          hdc: cannot handle disk with 0 physical heads
          hdd: probing with STATUS instead of ALTSTATUS
          hdd: MP0242 A, 0MB w/128KB Cache, CHS=0/0/0
          hdd: cannot handle disk with 0 physical heads





     Se il driver IDE si trova in difficolt� a causa di ci�, ad esempio
     non riuscite ad accedere al vostro (vero) hardware IDE, cambiate la
     porta IO e/o l'IRQ della scheda EATA.

     b. Se il vostro driver trova hardware che pu� controllare, ad
        esempio dischi fissi con una capacit� <=504MB, allocher� la
        porta IO e l'IRQ in modo che il driver eata non possa
        utilizzarli. In questo caso cambiate anche la porta IO e l'IRQ
        (diverso da 14,15).


  3. Alcune vecchie schede SK2011 hanno un firmware malfunzionante.
     Contattate l'ufficio di assistenza della DPT per un aggiornamento.

  Nota:

  1. CONFIG_PCI deve essere settata se state usando una scheda PCI.


  5.11.  Future Domain 16x0 con chip TMC-1800, TMC-18C30, TMC-18C50, o
  TMC-36C70


  Configurazioni supportate:



       BIOS           : 2.0, 3.0, 3.2, 3.4, 3.5
       Indirizzi BIOS : 0xc8000, 0xca000, 0xce000, 0xde000
       Porte          : 0x140, 0x150, 0x160, 0x170
       IRQ            : 3, 5, 10, 11, 12, 14, 15
       DMA            : non usato
       IO             : port mapped




  Autorilevamento:



       Funziona con tutte le configurazioni supportate, richiede
       l'installazione di un BIOS.




  Impostazioni manuali:


       nessuna.




  Problemi di ``arretratezza'' che si risolvono aggiornando:


  1. Le versioni pi� vecchie non supportano il chip TMC-18C50, e non
     funzioneranno con schede nuove.

  2. Le versioni pi� vecchie non conoscono le signature (firme) dei BIOS
     pi� recenti necessarie per l'autorilevamento.

  3. Le versioni precedenti a quella inclusa nel Linux 1.0.9 e 1.1.6 non
     supportano il nuovo chip SCSI o il BIOS 3.4

  Note:

  1. il BIOS Future Domain spesso cerca dispositivi SCSI partendo
     dall'ID pi� alto fino a 0, nell'ordine inverso rispetto agli altri
     BIOS SCSI. sda sar� l'ultima "lettera di drive" (ad esempio D:
     piuttosto che C:). Potreste anche dover ``scavalcare'' il disktab
     per LILO.


  5.12.  NCR5380 / T130B generico (Standard)


  Configurazioni supportate e non supportate



       Porte          : tutte
       IRQ            : tutti
       Canali DMA     : DMA non usato
       IO             : port mapped




  Autorilevamento:


       non disponibile.




  Impostazioni manuali:


       A tempo di compilazione: Definite GENERIC_NCR5380_OVERRIDE come un
       vettore con porta, irq, dma, tipo di scheda - ad esempio

       #define GENERIC_NCR5380_OVERRIDE {{0x330, 5, DMA_NONE, BOARD_NCR5380}}

       per una scheda NCR5380 alla porta 330, IRQ 5.

       #define GENERIC_NCR5380_OVERRIDE {{0x350, 5, DMA_NONE, BOARD_NCR53C400}}

       per una T130B alla porta 0x350.

       Con versioni pi� vecchie del codice eliminate BOARD_*.

       Possono essere usati anche gli IRQ simbolici IRQ_NONE e IRQ_AUTO (nessun
       IRQ e IRQ rilevato automaticamente).




  linea di comandi kernel:



       ncr5380=porta,irq
       ncr5380=porta,irq,dma
       ncr53c400=porta,irq

       255 pu� essere usato per nessun irq, 254 per l'autorilevamento dell'irq.




  Problemi comuni


  1. Usando la scheda T130B con il vecchio (anteriore alla public
     release 6) driver generico NCR5380 che non supporta l'opzione della
     riga di comando ncr53c400.

     I registri NCR5380 si trovano ad un offset di 8 dall'indirizzo di
     base.  Quindi, se ad esempio il vostro indirizzo � 0x350, usate:




       ncr5380=0x358,254




  sulla riga dei comandi kernel.

  Problemi di ``arretratezza'' che si risolvono aggiornando:

  1. Il kernel si blocca durante l'accesso al disco con schede T130B o
     altre NCR53c400.

     Le versioni anteriori alla public release 6 del driver Generic
     NCR5380 non supportano gli interrupt su queste schede.  Aggiornate.

  Note:

  1. il driver generico non supporta ancora DMA, e pseudo-DMA non �
     supportato nel driver generico.


  5.13.  NCR53c8xx (Standard)


  Configurazioni supportate e non supportate :



       Indirizzi di base : TUTTI
       IRQ               : TUTTI
       canali DMA        : non applicabile alle schede PCI
       IO                : port mapped, busmastering




  Autorilevamento :



  richiede il BIOS PCI, usa routine del BIOS PCI per cercare dispositivi e
  leggere lo spazio di configurazione





  Il driver usa per l'inizializzazione i valori pre programmati in
  alcuni registri, perci� deve essere installato un BIOS.

  Problemi di ``arretratezza'' che si risolvono aggiornando:


  1. Versioni pi� vecchie di Linux avevano un problema con lo swapping,
     vedete ``Dischi: il sistema si blocca  durante lo swapping''

  2. Le versioni pi� vecchie di Linux non riconoscevano schede '815 e
     '825.

  3. I kernel delle distribuzioni includono le versioni 4 o 5 del
     driver, che non supportano cose utili come ad esempio
     disconnessione/riconnessione (l'effetto pi� significativo di ci� �
     rappresentato dal bloccaggio di tutti i dispositivi SCSI successivo
     al tentativo di tendere/riavvolgere/spaziare i file su un nastro),
     adattatori per host multipli, e operazioni senza BIOS.

     Il driver pi� recente � disponibile presso:



       ftp://tsx-11.mit.edu/pub/linux/ALPHA/scsi/ncr53c810




  Si tratta di una patch per kernel 1.2.10 e pi� recenti, anche se la
  prossima versione sar� esclusivamente per 1.3.x. Queste patch NON sono
  completamente pulite a causa di alcuni binari ELF e di altre patch che
  si trovavano nel mio albero dei sorgenti, e se non siete in grado di
  correggere manualmente i (quattro) problemi che dovreste incontrare,
  non dovreste usarle. Notate che � necessaria solo la patch pi�
  recente: non sono incrementali.

  Se desiderate usare il driver NCR pi� recente con un kernel 1.3.x
  prima di allora, Harald Evensen <Harald.Evensen@pvv.unit.no> ha
  adattato le patch per il 1.3.x



       ftp://ftp.pvv.unit.no/pub/Linux/ALPHA/ncr




  Queste patch dovrebbero essere pulite.

  Consultate tutti i README in queste directory. Dovreste anche
  abbonarvi alla mailing list NCR se siete interessati a eseguire il
  codice ALPHA, poich� alla lista vengono inviate spesso soluzioni
  temporanee per bug e annunci di prossime uscite.

  Per iscrivervi inviate una mail a majordomo@colorado.edu con




  subscribe ncr53c810




  nel testo. Potete annullare l'iscrizione inviando una mail allo stesso
  indirizzo e mettendo



       unsubscribe ncr53c810




  nel testo.

  Problemi comuni


  1. Molte persone hanno avuto problemi con il chip che funzionava bene
     sotto DOS, ma poi aveva problemi sotto Linux con timeout sul test 1
     causati da un interrupt perso.

     Questo � spesso dovuto al fatto che l'IRQ � impostato in modo
     diverso sul jumper hardware IRQ di uno slot o dispositivo della
     mainboard e nel setup CMOS. CONTROLLATE DUE VOLTE CHE:

  �  L'IRQ che state usando venga usato solamente dal vostro chip
     onboard NCR, o dallo slot in cui � installata una scheda NCR.

  �  Qualsiasi configurazione dei ponticelli della mainboard che
     selezioni l'IRQ per il chip onboard o lo slot corrisponda alle
     impostazioni CMOS.

  �  Alcune schede principali PCI hanno una funzione di auto
     assegnamento, che non funzioner�.

     Potrebbe anche essere dovuto al fatto che INTB, INTC, o INTD sono
     selezionati su una scheda PCI in un sistema che supporta solamente
     INTA.  Se state usando una scheda NCR che ha ponticelli per
     selezionare tra linee di interrupt PCI, accertatevi che stiate
     usando INTA.

     Infine, PCI dovrebbe usare interrupt ``level-sensitive'' piuttosto
     che ``edge triggered''. Controllate che sulla vostra scheda siano
     impostati gli interrupt ``level-sensitive'', e se questo fallisce,
     provate ``edge triggered'' perch� il vostro sistema potrebbe avere
     problemi.

     Questo problema � frequente con schede madri Viglen, dove i
     settaggi dei jumper dell'IRQ della scheda principale non sono
     quelli documentati nel manuale. Per quello che so quello che viene
     chiamato IRQ5 � in realt� IRQ9, il vostro caso pu� essere diverso.


  2. Blocco/ altri problemi nascono quando si usa una scheda video S3
     928, o Tseng ET4000W32 PCI.

     Ci sono errori hardware in almeno alcune delle revisioni di questi
     chip.  Non usateli.

  3. Un messaggio al boot up vi indica che la mappatura I/O � stata
     disattivata a causa del fatto che i bit 0..1 dell'indirizzo di base
     0 hanno indicato una mappatura non I/O.

     Questo � dovuto a un errore di BIOS in qualche macchina che fa s�
     che i 16 bit pi� significativi e meno significativi dei registri di
     configurazione siano scambiati fra loro in lettura.

  4. Alcuni sistemi hanno problemi se la PCI scrive "posta", o se sono
     attivati CPU-> PCI buffering. Se avete problemi, disattivate queste
     opzioni.

  5. Alcuni sistemi con il software NCR SDMS su ROM BIOS e nel sistema
     BIOS non sono in grado di eseguire il boot su DOS. Disattivando
     l'immagine dovrebbe risolvere questo problema.

  6. Se avete il messaggio:



       "scsi%d: IRQ0 not free, detaching"





  o



       "scsi%d: IRQ255 not free, detaching"





  Il chip NCR aveva tutti i bit del registro di configurazione PCI posti
  a 0 o 1. O avete problemi di configurazione (vedete ``Problemi comuni
  1''), oppure avete una scheda principale BIOS difettosa.

  Come alternativa, potreste editare drivers/scsi/ncr53c7,8xx.c, e cam�
  biare pci_init() in modo da avere:




       irq = il_mio_irq;





  prima di



       return normal_init (tpnt, board, chip, (int) base,
           (int) io_port, (int) irq, DMA_NONE, 1, bus, device_fn,
           options);





  7. Alcuni sistemi hanno chip BIOS difettosi. Non segnalate alcun bug
     finch� non siete sicuri di avere la ROM pi� recente.

  8. Le impostazioni della linea di comando ncr53c810=xxx ecc. non
     funzionano.

     Nei kernel gi� pronti delle distribuzioni questo accade perch� i
     loro punti di ingresso non sono inclusi in init/main.c, il che �
     piuttosto intenzionale:

     Il driver esegue sempre l'autorilevamento per una scheda pure se
     sono state usate particolari impostazioni manuali in una linea di
     comando, perci� se si tenta di evitare l'autorilevamento quando la
     scheda effettivamente si � mostrata alle routine di configurazione
     PCI, si hanno dei grossi problemi.

     L'unica ragione che renderebbe necessario scavalcare
     l'autorilevamento sarebbe se l'hardware PCI o il BIOS avessero dei
     problemi, nel qual caso per� certe routine di correzione di errori
     non funzionerebbero, rendendo tale ``scavalcamento'' piuttosto
     inutile.

     Infine, quasi tutte le persone che _pensano_ di aver bisogno di
     impostazioni particolari della linea di comando lo sono perch�
     ricevono dal driver dei messaggi di errore riguardanti la
     configurazione o qualche altra cosa. Se il driver afferma che avete
     un problema di configurazione, avete un sistema malfunzionante o un
     problema di configurazione e nessun tipo di impostazione
     particolare sar� in grado di risolvere questi problemi.

     Se qualcuno ha aggiunto i punti appropriati di entrata al
     init/main.c per consentire impostazioni nella linea di comando che
     evitino l'autorilevamento, tenete presente che si tratta di
     modifiche totalmente non supportate e potrebbero non funzionare.

  9. Alcune schede NCR (principalmente Nexstor) che non usano un BIOS
     NCR hanno errori di timeout. Alcune di queste ROM gestiscono
     trasferimenti sincroni, negoziano per trasferimenti sincroni
     all'accensione, e lasciano i drive in uno stato ignoto. Quando il
     driver Linux NCR tenta di parlare loro, riceve timeout e non riesce
     a riprendersi perch� non � in grado di eseguire un reset del bus o
     di rinegoziare.

     Se vi imbattete in questo problema, potete o disattivare i
     trasferimenti sincroni nel programma di setup della scheda, oppure
     aggiorarvi ad una versione ALPHA pi� recente del driver NCR che
     eseguir� la negoziazione sincrona.

  10.
     Le schede Tyan S1365 '825 hanno problemi di timeout, specialmente
     quando le disconnessioni sono attivate. La documentazione di alcune
     di queste schede d� informazioni scambiate sulla posizione dei
     jumper, cosicch� la terminazione � accesa quando non serve, ed �
     spenta quando serve.

     Provate a invertire la posizione dei jumper.

  Note:

  1. CONFIG_PCI deve essere settato


  5.14.  Seagate ST0x/Future Domain TMC-8xx/TMC-9xx (Standard)


  Configurazioni supportate e non supportate






  Indirizzi di base : 0xc8000, 0xca000, 0xcc000, 0xce000, 0xdc000, 0xde000
  IRQ               : 3, 5
  Canali DMA        : DMA non usato
  IO                : memory mapped




  Autorilevamento :



       rileva solo l'indirizzo, IRQ � assunto uguale a 5, richiede il BIOS.




  Impostazioni manuali:

  Tempo di compilazione :


       Definite OVERRIDE uguale all'indirizzo base, CONTROLLER a FD o
       SEAGATE come � appropriato, e IRQ all'IRQ.




  linea di comando kernel



       st0x=indirizzo,irq o tmc8xx=indirizzo,irq (funziona solo per .99.13b e
       pi� recenti)




  Problemi di ``arretratezza'' che si risolvono aggiornando:


  1. Versioni precedenti a quella nel kernel Linux .99.12 avevano
     problemi di handshaking con alcuni dispositivi lenti, e

     questo � ci� che accade quando scrivete dati sul bus


     a. Scrittura del byte nel registro dati, il contenuto del registro
        viene mandato al bus

     b. time_remaining = 12us

     c. aspetta mentre time_remaining > 0 e il segnale REQ � basso

     d. se time_remaining > 0, alza il segnale ACK

     e. aspetta mentre time_remaining > 0 e il segnale REQ � alto

     f. abbassa ACK

     Ci si � imbattuti nel problema con i dispositivi lenti che eseguono
     i comandi mentre li leggono, in cui l'handshake REQ/ACK impiega
     oltre 12 us - il segnale REQ non assume il valore ``falso'' quando
     il driver se l'aspetta, quindi il driver finisce per mandare pi�
     byte di dati ad ogni impulso di REQ.

  2. Con Linux .99.12, � stato introdotto un errore quando ho corretto
     il codice di arbitraggio, questo ha portato a selezioni fallite su
     alcuni sistemi. � stato corretto nel .99.13.

  Problemi comuni


  1. Ci sono errori di timeout quando Linux cerca di leggere la tavola
     delle partizioni o tenta di compiere altri accessi ai dischi.

     La scheda viene venduta con un'impostazione adatta all'uso con
     MSDOS, quindi gli interrupt sono disattivati. Per attivare la
     gestione degli interrupt, usate sulla Seagate i jumper W3 (ST01) o
     JP3 (ST02) e chiudete il contatto sui pin F-G per selezionare l'IRQ
     5.


  2. Il driver non � in grado di gestire alcuni dispositivi, in
     particolare nastri e cdrom SCSI economici.

     La Seagate lega l'handshaking dei segnali REQ/ACK del bus SCSI ai
     segnali IO CHANNEL READY e (opzionalmente) 0WS del bus PCI.
     Sfortunatamente non dice quando il timer watchdog si esaurisce, e
     non c'� modo per sapere se il segnale REQ si � abbassato, e
     potrebbe finire con il vedere un singolo impulso REQ come impulsi
     multipli.

     Per risolvere tutto ci� si pu� usare un loop molto stretto per
     rilevare l'abbassamento del segnale REQ, con un timeout nel caso in
     cui non si riesca a cogliere la variazione del segnale a causa di
     un interrupt, ecc.  Si otterrebbe per� un peggioramento delle
     prestazioni, quindi non � il caso di applicare questo metodo a
     tutti i dispositivi SCSI; viene invece applicato solo su certi
     dispositivi usando per tali dispositivi il campo ``broken'' (rotto)
     del vettore scsi_devices. Se avete problemi, dovreste cercare di
     aggiungere il vostro dispositivo alla lista dei dispositivi per i
     quali ``broken'' non � resettato a zero (attualmente, solo i drive
     TENEX CD-ROM)

  3. Una scheda Future domain (esempi specifici includono la 840, 841,
     880, and 881) non funziona.

     Alcune schede Future domain utilizzano la mappatura dei registri
     Seagate, e hanno i bit MSG e CD del registro di stato scambiati.

     Dovreste editare seagate.h, scambiando le definizioni di STAT_MSG e
     STAT_CD, e ricompilare il kernel con CONTROLLER definito a SEAGATE,
     un IRQ appropriato e specificare OVERRIDE.

  4. Quando cercate di partizionare il vostro drive con fdisk, ottenete
     dei messaggi di errore che indicano che HDIO_REQ o HDIO_GETGEO
     ioctl hanno fallito, o


     You must set heads sectors and cylinders.
     You can do this from the extra functions menu.



  (devi impostare il numero delle testine, dei settori e dei cilindri.
  Puoi farlo dal menu ``extra functions'').

  Vedi ``Partizionare i dischi''.

  5. Dopo aver specificato manualmente la geometria del drive, tentativi
     seguenti di leggere la tavola delle partizioni danno messaggi di
     errore a proposito di limiti della partizione non sui limiti di un
     cilindro, limiti fisici e logici non coincidenti ecc. Vedete
     ``Partizionare i dischi''

  6. Alcuni sistemi che funzionavano con kernel antecedenti .99.13 hanno
     problemi con versioni di Linux pi� recenti. Versioni pi� vecchie di
     Linux assegnavano i registri CONTROL e DATA in un ordine diverso da
     quello evidenziato nella documentazione Seagate, e questo ha
     causato malfunzionamenti in alcuni sistemi. Versioni pi� recenti
     eseguono l'assegnazione nella maniera corretta, ma questo d�
     problemi su altri sistemi.

  Il codice in seagate.c � ora cos�:



       cli();
       DATA = (unsigned char) ((1 << target) | (controller_type ==
       SEAGATE ? 0x8$
       CONTROL = BASE_CMD | CMD_DRVR_ENABLE | CMD_SEL |
                   (reselect ? CMD_ATTN : 0);
       sti();




  cambiando questo in:



       cli();
       CONTROL = BASE_CMD | CMD_DRVR_ENABLE | CMD_SEL |
                   (reselect ? CMD_ATTN : 0);
       DATA = (unsigned char) ((1 << target) | (controller_type == SEAGATE
       ? 0x8$
       sti();




  potrebbe risolvere il vostro problema.

  Definizioni:




       FAST o FAST32 user� trasferimenti alla cieca quando possibile

       ARBITRATE costringer� l'adattatore host a gestire il bus per ottenere una
               compatibilit� SCSI-II migliore, piuttosto che stare solo ad aspettare
               il BUS FREE e poi eseguire i propri compiti. Dovrebbe consentire di
               dare un comando per ciascun Lun quando integrer� le modifiche nei
               sorgenti delle distribuzioni.

       SLOW_HANDSHAKE permetter� la compatibilit� con dispositivi malfunzionanti
               che non svolgono l'handshake in maniera sufficientemente veloce (ad
               esempio, alcuni CD ROM) per il codice Seagate.

       SLOW_RATE=x, dove x � un numero vi lascer� specificare un tasso di
               trasferimento che verr� adottato nel caso l'handshake non funzionasse
               correttamente.




  5.15.  PAS16 SCSI (Standard)


  Configurazioni supportate e non supportate



       Porte          : 0x388, 0x384, 0x38x, 0x288
       IRQ            : 10, 12, 14, 15
           IMPORTANTE : l'IRQ DEVE essere diverso dall'IRQ usato per la parte
                        audio della scheda.
       DMA            : non � usato per la parte SCSI della scheda
       IO             : port mapped




  Autorilevamento



       Non richiede BIOS.




  Impostazioni manuali:




       Tempo di compilazione : definite PAS16_OVERRIDE come un vettore
       contenente porta e irq. Ad esempio

       #define PAS16_OVERRIDE {{0x388, 10}}

       per una scheda alla porta 0x388, IRQ 10.




  linea di comando kernel



       pas16=porta,irq




  Definizioni:















  AUTOSENSE - se definito, REQUEST SENSE sar� automaticamente eseguito per
          i comandi che ritornano con uno stato CHECK CONDITION.

  PSEUDO_DMA - abilita lo  PSEUDO-DMA hardware, che pu� dare un incremento nelle
          prestazioni di 3 o 4 volte.

  PARITY - abilita il controllo di parit�.  Non supportato.

  SCSI2 - abilita il supporto per lo "SCSI-II tagged queuing".  Non testato.

  UNSAFE - lascia attivate le interruzioni durante i trasferimenti
          pseudo-DMA. Dovete usarlo solo se avete problemi di caratteri persi
          durante comunicazioni ad alta velocit�, e, anche in questo caso,
          sarebbe bene che provaste a giocherellare un po' con transfersize.

  USLEEP - attiva il supporto per dispositivi che non disconnettono. Non
          testato.




  Problemi comuni


  1. Timeout di comandi, interruzioni, ecc.

     Dovreste installare i patch NCR5380 che ho messo sulla rete un po'
     di tempo fa, che dovrebbero essere integrati in qualche versione
     ALPHA futura.  Questi patch risolvono dei problemi dei primi driver
     NCR5380, ed anche del supporto per dispositivi multipli su schede
     basate su NCR5380.

     Se ci� non dovesse funzionare, dovreste disattivare l'opzione
     PSEUDO_DMA cambiando la riga #define PSEUDO_DMA in
     drivers/scsi/pas16.c a #undef PSEUDO_DMA.

     Notate che quest'ultima operazione deve essere considerata come
     l'``ultima spiaggia'', poich� ci sar� un netto calo delle
     prestazioni.


  5.16.  Trantor T128/T128F/T228 (Standard)


  Configurazioni supportate e non supportate



       Indirizzi di base :  0xcc000, 00xc8000, 0xdc000, 0xd8000
       IRQ               : nessuno, 3, 5, 7 (tutte le schede)
                           10, 12, 14, 15 (solo T128F)
       DMA               : non usato.
       IO                : memory mapped




  Autorilevamento :



       Funziona per tutte le configurazioni supportate, richiede il BIOS installato.




  Impostazioni manuali:



       Tempo di compilazione: definite T128_OVERRIDE come un vettore contenente
       indirizzo e irq. Ad esempio

       #define T128_OVERRIDE {{0xcc000, 5}}

       per una scheda all'indirizzo 0xcc000, IRQ 5.

       Possono essere usati gli IRQ simbolici IRQ_NONE e IRQ_AUTO.




  Linea di comando kernel :



       t128=indirizzo,irq
       Si pu� usare -1 per nessun irq, -2 per l'autorilevamento dell'irq.




  Definizioni:



       AUTOSENSE - se definito, REQUEST SENSE verr� eseguito in maniera
               automatica per i comandi che ritornano con uno stato CHECK CONDITION.

       PSEUDO_DMA - attiva lo PSEUDO-DMA hardware, dovrebbe fornire un aumento
       di prestazioni di 3 o 4 volte rispetto a polled I/O.

       PARITY - attiva il controllo di parit�. Non supportato.

       SCSI2 - attiva il supporto per lo "SCSI-II tagged queuing". Non testato.

       UNSAFE - lascia attivati gli interrupt durante il trasferimento pseudo-DMA.
               Dovete usarlo solo se avete problemi di caratteri persi durante
               comunicazioni ad alta velocit�, e, anche in questo caso, sarebbe bene
               che provaste a giocherellare un po' con transfersize.

       USLEEP - attiva il supporto per dispositivi che non disconnettono. Non
               testato.




  Problemi comuni

  1. Timeout di comandi, interruzioni ecc.

     Dovreste installare i patch NCR5380 che ho messo sulla rete un po'
     di tempo fa, che dovrebbero essere integrati in qualche versione
     ALPHA futura.  Questi patch risolvono dei problemi dei primi driver
     NCR5380, ed anche del supporto per dispositivi multipli su schede
     basate su NCR5380.

     Se ci� dovesse fallire, dovreste disattivare l'opzione PSEUDO_DMA
     cambiando la riga #define PSEUDO_DMA in drivers/scsi/pas16.c a
     #undef PSEUDO_DMA.

     Notate che quest'ultima operazione deve essere considerata come
     l'``ultima spiaggia'', poich� ci sar� un netto calo delle
     prestazioni.


  5.17.  Ultrastor 14f (ISA), 24f (EISA), 34f (VLB) (Standard)


  Configurazioni supportate



       Porte          : 0x130, 0x140, 0x210, 0x230, 0x240, 0x310, 0x330, 0x340
       IRQ            : 10, 11, 14, 15
       canali DMA     : 5, 6, 7
       IO             : port mapped, bus master




  Autorilevamento :



       non funziona per schede alla porta 0x310, BIOS non richiesto.




  Impostazioni manuali:




       solo a tempo di compilazione, definite PORT_OVERRIDE




  Problemi comuni

  1. L'indirizzo 0x310 non � supportato dal codice di autorilevamento, e
     potrebbe causare conflitti se il supporto di rete � installato.

     Usate un indirizzo diverso.

  2. Utilizzare un Ultrastor all'indirizzo 0x330 pu� causare un blocco
     del sistema quando i driver per le schede sonore stanno effettuando
     l'autorilevamento.

     Usate un indirizzo diverso.

  3. Vari altri driver eseguono rilevamenti in modo non sicuro a diversi
     indirizzi, se avete dei problemi con la ricerca o il sistema si
     blocca durante il boot, provate un indirizzo diverso.

     0x340, indirizzo noto per funzionare, � consigliato.

  4. Linux non trova dispositivi SCSI, ma individua il vostro disco
     fisso SCSI su una scheda Ultrastor SCSI come un normale disco
     fisso, e il driver del disco fisso si rifiuta di supportarla.
     Notate che quando questo avviene, probabilmente riceverete anche un
     messaggio

     hd.c: ST-506 interface disk with more than 16 heads detected,
     probably due to non standard sector translation. Giving up (disk
     %d: cyl=%d, sect=63, head=64)
     Se questo � il caso la scheda Ultrastor � in modalit� emulazione
     WD1003.  Dovete:


     a. Ponete la scheda Ultrastor in modalit� nativa. Questa � l'azione
        raccomandata, poich� il driver SCSI pu� essere nettamente pi�
        veloce del driver IDE, specialmente se avete installato le patch
        per lettura/scrittura clustered. Alcuni utenti hanno ottenuto
        oltre 2M/sec usando queste patch.

        Notate che questo sar� necessario se volete usare un'unit� a
        dischi removibili o pi� di due dispositivi di disco fisso con la
        Ultrastor.

     b. Usate la seguente linea di comando kernel



          hd=cylinders,heads,sectors





     per scavalcare le impostazioni predefinite per poter eseguire il
     boot, tenendo il numero dei cilindri (cylinders) <= 2048, il numero
     delle testine (heads) <= 16, e il numero dei settori (sectors)<=
     255 in modo che cylinders * heads * sectors sia lo stesso per
     entrambe le mappature.

     Dovete inoltre specificare manualmente la geometria del disco
     quando state eseguendo fdisk sotto Linux. Se non lo fate il risul�
     tato sar� la scrittura scorretta della tavola delle partizioni, che
     funzioner� sotto Linux ma non sotto MSDOS che legge dalla tavola la
     geometria del drive.

     Una volta che Linux � partito, potete evitare l'inconveniente di
     dover eseguire il boot manualmente: basta ricompilare il kernel con
     una macro HD_TYPE definita appropriatamente in include/linux/con�
     fig.h.



  5.18.  Western Digital 7000 (Standard)


  Configurazioni supportate



       Indirizzi BIOS : 0xce000
       Porte          : 0x350
       IRQ            : 15
       Canali DMA     : 6
       IO             : port mapped, bus master




  Autorilevamento



       richiede il BIOS installato.


  Problemi comuni


  1. Ci sono parecchie revisioni del chip e del firmware. In genere le
     schede di revisione 3 non funzionano, quelle di revisione 5 si,
     chip senza suffisso non funzionano, chip con un suffisso 'A' s�.

  2. La scheda supporta un paio di indirizzi BIOS che non compaiono
     nell'elenco degli indirizzi supportati. Se vi capita questa
     situazione, usate uno degli indirizzi supportati e inviate una
     segnalazione di bug come spiegato in ``Senalazione di Bug''.


  5.19.  AM53/79C974 (ALPHA)




       ftp://tsx-11.mit.edu/pub/linux/ALPHA/scsi/AM53C974-0.3.tar.gz




  Configurazioni supportate :



       Porte          : tutte
       IRQ            : tutti
       Canali DMA     : 6
       IO             : port mapped, bus master (modo non intelligente)





  5.20.  qlogic (Standard)

  Hey Drew, dove � questa sezione (io, (D.F) l'ho vista solo nell'indice
  ;-)?


  6.  Dischi


  Questa sezione d� informazioni specifiche sull'uso dei disk drive.


  6.1.  Hardware supportato e non supportato


  Tutti i dispositivi SCSI ad accesso diretto con dimensione dei blocchi
  pari a 256, 512, o 1024 byte dovrebbero funzionare. Altre dimensioni
  dei blocchi non funzioneranno (notate che spesso si pu� ovviare a ci�
  cambiando l'ampiezza dei blocchi e/o dei settori usando il comando
  SCSI MODE SELECT).

  Si intende con ``ampiezza di un settore'' il numero di byte di dati
  allocati per settore su un dispositivo, ad esempio i CD-ROM usano
  un'ampiezza di settore di 2048 byte.

  Si intende con ``ampiezza dei blocchi'' la grandezza dei blocchi
  logici usati come interfaccia con il dispositivo. Anche se solitamente
  questa misura coincide con l'ampiezza di settore, alcuni dispositivi
  mappano pi� settori fisici pi� piccoli (ad esempio, 256 byte nel caso
  del drive 55 M Syquest) a blocchi logici pi� grandi o viceversa (ad
  esempio, blocchi di 512 byte su drive CD-ROM SUN compatibili).

  Dispositivi per dischi removibili, inclusi Bernoulis, flopticals,
  dispositivi MO e Syquest.

  In teoria dovrebbero funzionare drive con ampiezza fino a un terabyte.
  Non c'� alcun problema con i piccoli drive 9G.


  6.2.  Problemi comuni



  6.2.1.  Messaggio ``Cylinder > 1024''


  Quando si fa una partizione, si riceve un messaggio di avviso a
  proposito di ``cylinder > 1024'', oppure non si � in grado di eseguire
  il boot da una partizione che include un cilindro logico superiore al
  1024.

  Questa � una limitazione BIOS.

  Vedete ``Dischi'' ``Geometria'' e ``Partizionare i dischi'' per una
  spiegazione.  Per spiegazioni vedete "Geometria" dei dischi e
  "Partizione" dei dischi.


  6.2.2.  Non siete in grado di fare una partizione su "/dev/hd*"


  "/dev/hd*" non sono dispositivi SCSI, /dev/sd* lo sono.

  Per i giusti nomi dei dispositivi e per le procedure di partizione
  vedete ``File di dispositivo'' e ``Dischi'' ``Geometria'' e
  ``Partizionare i dischi''.


  6.2.3.  Non riuscite a espellere il supporto da un dispositivo a dis�
  chi removibili


  Linux tenta di impedire l'espulsione dal drive quando viene montato un
  dispositivo per prevenire problemi sul filesystem causati da un
  cambiamento del supporto.

  Smontate i dischi prima di espellerli.



  6.2.4.  Non riuscite ad eseguire il boot usando LILO da un disco SCSI


  In alcuni casi il driver SCSI e il BIOS si trovano in disaccordo a
  proposito della corretta mappatura BIOS da utilizzare, e il tutto si
  risolve con il LILO bloccato dopo 'LI' al momento del boot e/o con
  altri problemi.

  Per aggirare questo problema dovrete determinare la mappatura della
  geometria usata sotto DOS, ed inserire i dati per il vostro disco in
  /etc/lilo/disktab.

  Altrimenti potreste usare l'opzione "linear" nel jfile di
  configurazione.


  6.2.5.  Fdisk risponde con




       You must set heads sectors and cylinders.
       You can do this from the extra functions menu.




  e la geometria del disco non viene 'ricordata' quando il fdisk viene
  eseguito di nuovo.

  Vedete ``Partizionare i dischi''.


  6.2.6.  Solo un drive viene individuato su una bridge board con pi�
  drive connessi


  Linux non cercher� LUN al di fuori di zero su dispositivi SCSI
  anteriori alla revisione ANSI SCSI 1. Se desiderate che siano
  individuati dispositivi su LUN diversi, dovrete modificare
  scan_scsis() in drivers/scsi/scsi.c.


  6.2.7.  Il sistema si blocca quando effettua lo swap

  Pensiamo che questo inconveniente sia stato risolto, provate ad
  aggiornare all'1.1.38.


  6.2.8.  I dischi Conner CFP1060S vengono corrotti


  Questo � dovuto a un errore di microcodice nei codici di read-ahead e
  caching.

  >Dal supporto tecnico di Soenke Behrens di Conner:


























  Nel corso delle ultime settimane, abbiamo ricevuto parecchie telefonate
  da clienti che asserivano di avere seri problemi con i drive SCSI
  CFP1060x 1GB usando il sistema operativo Linux. Sintomi erano filesystem
  corrotti (inode danneggiati) riportati da e2fsck a ogni boot di sistema
  e errori simili.

  C'� ora disponibile un rimedio per i clienti con un CFP1060x (revisioni
  di microcodice 9WA1.62/1.66/1.68) e Linux. Per applicare l'aggiornamento,
  avrete bisogno di un disco DOS di boot e driver ASPI in grado di accedere
  al disco fisso. L'aggiornamento carica nella RAM non volatile del drive
  un nuovo codice di queuing e lookahead.

  Se avete problemi con un disco che ha un revisione di microcodice
  9WA1.60, dovrete contattare il pi� vicino centro di assistenza Conner per
  far aggiornare per il vostro disco. Trovate la revisione del microcodice
  sull'etichetta del drive e, sul lato inferiore del drive, su un'etichetta
  posta su uno degli integrati.

  Se pensate di essere in grado di fare da soli l'aggiornamento,
  mettetevi in contatto col Supporto Tecnico Conner e fatevi
  preparare la vostra revisione di microcodice. Potete contattare il
  Supporto Tecnico Conner per l'Europa al +44-1294-315333, mentre per gli
  USA al 1-800-4CONNER.

  Saluti
  Soenke Behrens
  European Technical Support




  6.3.  File di dispositivo


  I dischi SCSI usano dispositivi a blocchi con numero primario 8, e non
  ci sono dispositivi "raw" alla BSD.

  A ciascun disco SCSI sono destinati 16 numeri secondari, dove numero
  secondario 0 (modulo 16) rappresenta l'intero disco, i numeri
  secondari da 1 a 4 (modulo 16) le 4 principali partizioni, e i numeri
  secondari da 5 a 15 (modulo 16) le partizioni estese.

  Ad esempio, una configurazione potrebbe essere (con un solo adattatore
  host)


  Dispositivo             Target, Lun     disco SCSI
  84M Seagate             0       0       /dev/sda
  SCSI->SMD bridge disk 0 3       0       /dev/sdb
  SCSI->SMD bridge disk 1 3       1       /dev/sdc
  Wangtek tape            4       0       none
  213M Maxtor             6       0       /dev/sdd



  Ecc.

  La convenzione standard per i nomi �

  /dev/sd{lettera} per l'intero dispositivo ((secondario modulo 16) ==
  0) /dev/sd{lettera}{partizione} per le partizioni su quel dispositivo
  (1 <= (secondario modulo 16) <= 15)

  Ad esempio:


  /dev/sda        block device major 8 minor 0
  /dev/sda1       block device major 8 minor 1
  /dev/sda2       block device major 8 minor 2
  /dev/sdb        block device major 8 minor 16



  ecc.


  6.4.  Partizionare il disco


  Potete eseguire la partizione dei vostri dischi SCSI usando un
  programma di partizione di vostra scelta, sotto DOS, OS/2, Linux o
  qualsiasi altro sistema operativo che supporti la schema standard di
  partizione.

  Il metodo corretto di eseguire il programma Linux fdisk � di
  specificare il dispositivo sulla riga dei comandi. Ad esempio per
  eseguire la partizione del primo disco SCSI:



       fdisk /dev/sda




  Il programma potrebbe essere predisposto per usare /dev/hda, che non �
  un disco SCSI, se non specificate esplicitamente il dispositivo.

  In alcuni casi, fdisk risponder� con:



       You must set heads sectors and cylinders.
       You can do this from the extra functions menu.

       Command (m for help):




  (dovete impostare il numero di testine, settori e cilindri. Potete
  farlo dal menu ``extra functions'')

  e/o d� un messaggio per il fatto che HDIO_REQ o HDIO_GETGEO ioctl
  hanno fallito. In questi casi, dovete specificare manualmente la
  geometria del disco, come viene spiegato in ``Geometria del  disco'',
  quando state eseguendo fdisk, e anche in /etc/disktab se volete
  eseguire da quel disco il boot del kernel con LILO.

  Se avete specificato manualmente la geometria del disco, i tentativi
  successivi di eseguire fdisk daranno gli stessi messaggi di errore.
  Questo � normale, poich� i PC non immagazzinano le informazioni sulla
  geometria dei dischi nella tavola delle partizioni. Di per s�, per�,
  questo NON CAUSER� ALCUN PROBLEMA, e voi non avrete alcun problema
  nell'accedere alle partizioni che avrete creato sul drive di Linux.
  Codici malamente realizzati di alcune ditte avranno dei problemi al
  riguardo, nel qual caso dovreste mettervi in contatto con la ditta e
  insistere perch� il codice venga corretto.

  In alcuni casi, riceverete un messaggio di avviso a proposito di una
  partizione che termina al di l� del cilindro 1024. Se create una di
  queste partizioni non sarete in grado di eseguire il boot del kernel
  Linux da quella partizione usando LILO. Notate comunque che questa
  restrizione non preclude la creazione di una partizione di root
  parzialmente o interamente al di sopra del cilindro 1024, poich� �
  possibile creare una piccola partizione /boot sotto il cilindro 1024
  oppure eseguire il boot dei kernel dalle partizioni esistenti.


  6.5.  Geometria del disco


  Sotto Linux ciascun disco viene visto nel modo in cui lo vede
  l'adattatore host SCSI: N blocchi, numerati da 0 a N-1, tutti liberi
  da errori, mentre DOS e BIOS, essendo ``nati prima'' dei dischi
  intelligenti, applicano una mappatura arbitraria di testine / cilindri
  / settori a questo metodo di indirizzamento lineare.

  Ci� pu� far sorgere un problema nel momento in cui viene fatta una
  partizione dei drive sotto Linux, poich� non c'� alcun modo comune di
  ottenere l'idea che DOS e BIOS hanno di questa mappatura della
  geometria.  Nella maggior parte dei casi, un HDIO_GETGEO ioctl() pu�
  essere implementato in modo da restituire questa mappatura.
  Sfortunatamente, nei casi in cui il fabbricante (ad esempio Seagate)
  ha scelto una mappatura perversa, non-standard e non documentata, ci�
  non � possibile, e la geometria deve essere specificata manualmente.

  Se � richiesta la specificazione manuale della geometria, avete pi�
  alternative a disposizione:


  1. Se non vi interessa usare DOS, o eseguire con LILO il boot del
     kernel dal drive, create una mappatura tale che testine * cilindri
     * settori * 512 < ampiezza del vostro drive in byte (un megabyte �
     definito come 2^20 byte).


     1 <= testine <= 256
     1 <= cilindri <= 1024
     1 <= settori <= 63



  2. Usate la mappatura BIOS. In alcuni casi, questo significher�
     riconfigurare il disco ponendolo all'ID SCSI 0, e disattivare il
     secondo drive IDE (se lo possedete).

  Altrimenti potete usare un programma come NU, o potete usare il
  seguente programma:


  begin 664 dparam.com
  MBAZ``##_B+^!`+N!`(H'0SP@=/D\,'5:@#]X=`6`/UAU4(!_`3AU2H!_`P!U
  M1(I7`H#J,(#Z`7<Y@,*`M`C-$PCD=3-14HC()#\PY.@R`.@J`%J(\/[`,.3H
  M)0#H'0!8AL2Q!M+L0.@7`+K"`;0)S2'#NIP!ZR"ZQ0'K&[K5`>L6N]T!,=*Y
  M"@#W\8#",$N(%PG`=>^)VK0)S2'#=7-A9V4Z(&1P87)A;2`P>#@P#0H@("!O
  L<B`@9'!A<F%M(#!X.#$-"B1);G9A;&ED(&1R:79E#0HD("`D```````D``!O
  `
  end



  Quando lo eseguite stampa i settori, le testine, e i cilindri del
  drive il cui indirizzo BIOS � stato specificato sulla linea di comando
  (0x80 � il primo disco, 0x81 il secondo).

  Ad esempio, dparam 0x80

  60      17      1007



  significa che C: ha 60 settori, 17 testine e 1007 cilindri.


  7.  CD-ROM


  Questa sezione fornisce informazioni specifiche per lettori cdrom.


  7.1.  Hardware supportato e non supportato


  I CD SCSI con un'ampiezza di blocco di 512 o 2048 byte dovrebbero
  funzionare. Altre ampiezze di blocco non funzioneranno.


  7.2.  Problemi comuni



  7.2.1.  Non riuscite a montare un cd-rom


  La corretta sintassi per montare un CD-ROM ISO-9660  �:



       mount -t iso9660 /dev/sr0 /mount_point -o ro




  Notate che perch� questo funzioni dovete avere il kernel configurato
  con i supporti per SCSI, adattatore, il CD-ROM SCSI e il filesystem
  iso9660.

  Notate inoltre che per quel che riguarda Linux 1.1.32 dispositivi di
  sola lettura com i CD-ROM NON POSSONO essere montati con le opzioni di
  default leggi/scrivi.


  7.2.2.  Non riuscite ad espellere il cd-rom


  Linux tenta di impedire l'espulsione dal drive quando il dispositivo
  viene montato viene per prevenire problemi sul filesystem causati da
  un improvviso cambiamento del CD.


  7.2.3.  Non riuscite a far suonare i CD audio.


  I programmi Workman o xcdplayer lo faranno per voi.


  7.2.4.  Workman or Xcdplayer non funzionano


  Le funzioni per controllare le funzioni audio fanno parte dell'insieme
  di comandi SCSI-II, perci� probabilmente non funzioneranno con drive
  che non siano SCSI-II. Inoltre, molti lettori CD-ROM SCSI-I, e alcuni
  SCSI-II usano un insieme di comandi di proprietari per accedere alle
  funzioni audio invece che l'insieme di comandi SCSI-II. Per i drive
  NEC, esiste in giro una versione di xcdplayer adattata in maniera
  speciale per usare questo insieme di comandi - provate a dare
  un'occhiata a tsx-11.mit.edu in pub/linux/BETA/cdrom.

  Questi programmi potrebbero funzionare con alcuni dei lettori CD non-
  SCSI se il lettore implementa le stesse ioctl dei driver SCSI.


  7.2.5.  Drive addizionali sui cambia-CD non funzionano


  La maggior parte dei cambia-CD assegna ciascun disco a un'unit�
  logica. Assicuratevi di avere dei file speciali per ciascun disco del
  cambia-CD (vedete ``File di dispositivo'') e vedete ``LUN diversi da 0
  non funzionano''.


  7.3.  File di dispositivo


  I CD-ROM SCSI usano il numero primario 11.

  I numeri secondari sono allocati dinamicamente (vedete ``Dischi'',
  ``File di dispositivo'' per un esempio) dove il primo CD-ROM trovato �
  ha il numero secondario 0, il secondo l'1 e cos� via.

  La convenzione standard per l'attribuzione dei nomi �:

  /dev/sr{numero}, anche se alcune distribuzioni hanno usato
  /dev/scd{numero}, con esempi quali


  /dev/sr0        /dev/scd0
  /dev/sr1        /dev/scd1




  8.  Nastri


  Questa sezione d� informazioni specifiche sui drive per nastri scsi.


  8.1.  Hardware supportato e non supportato


  Drive che usano una ampiezza di blocco, sia fissa che variabile,
  minore dell'ampiezza del buffer del driver (definita a 32 K nei
  sorgenti delle distribuzioni) sono supportati.

  I parametri (ampiezza dei blocchi, buffer, densit�) sono impostati con
  ioctl (solitamente con il programma mt), e rimangono attivi dopo che
  il dispositivo � chiuso e riaperto.

  Virtualmente tutti i drive dovrebbero funzionare, inclusi:

  �  Drive Archive Viper QIC, compresi i modelli 150M e 525M.

  �  Drive Exabyte 8mm.

  �  Drive Wangtek 5150S.

  �  Drive Wangdat DAT.

  8.2.  Problemi comuni



  8.2.1.  Il drive del nastro non � riconosciuto al momento del boot


  Provate a eseguire il boot con un nastro nel drive.


  8.2.2.  Nastri con pi� file non sono letti nel modo giusto


  Quando si legge un nastro con pi� file, il primo tar ha successo, il
  secondo fallisce silenziosamente, e riprovare il secondo tar ha
  successo.

  Programmi user level, come il tar, non capiscono i mark dei file. Il
  primo tar legge fino alla fine del file. Il secondo cerca di leggere
  all'altezza del mark del file, non trova nulla, ma il nastro si muove
  al di l� del mark. Il terzo tar ha successo perch� il nastro �
  all'inizio del file successivo.

  Usate mt su dispositivi che non riavvolgono per spostarvi al file
  successivo.


  8.2.3.  La decompressione fallisce

  I programmi di decompressione non sono in grado di maneggiare gli zero
  che riempiono l'ultimo blocco del file.

  Per prevenire avvertimenti ed errori, mettete i vostri file compressi
  tutti insieme in un file .tar; ad esempio, piuttosto che fare:



       tar cfvz /dev/nrst0 file.1 file.2 ...




  eseguite:



       tar cfvz tmp.tar.z file.1 file.2 ...

       tar cf /dev/nrst0 tmp.tar.z





  8.2.4.  Problemi nel trasferire nastri da/a altri sistemi


  Non siete in grado di leggere un nastro scritto con un sistema
  operativo diverso, oppure un altro sistema operativo non � in grado di
  leggere un nastro scritto in Linux.

  Sistemi diversi spesso usano diverse ampiezze di blocco. Su un
  dispositivo a nastro che usa un'ampiezza di blocco fissa, vi
  imbatterete in errori nel momento in cui vi accingerete a leggere
  blocchi scritti utilizzando un'ampiezza di blocco diversa.

  Per leggere questi nastri dovete impostare l'ampiezza del blocco del
  lettore in modo che corrisponda con l'ampiezza del blocco usata quando
  il nastro � stato scritto.

  NOTA: questa � l'ampiezza di blocco hardware, non il fattore di blocco
  usato con tar, dump ecc.

  Potete farlo con il comando mt -



       mt setblk <dimensione>




  o



       mt setblk 0




  per ottenere il supporto per blocchi di ampiezza variabile.

  Notate che queste opzioni di mt non sono supportate sotto la versione
  GNU di mt che � inclusa in qualche distribuzione di Linux. Dovete
  usare invece il comando Linux SCSI mt derivato da BSD. I sorgenti
  dovrebbero essere disponibili in:




       tsx-11.mit.edu:/pub/linux/ALPHA/scsi




  Notate inoltre che per default, ST_BUFFER_BLOCKS (definito in
  /usr/src/linux/drivers/scsi/st_options.h, nei kernel pi� recenti, st.c
  in quelli pi� vecchi) � impostato in modo da permettere al massimo
  un'ampiezza di buffer di 32 K, dovrete modificare il sorgente per
  usare blocchi pi� grossi.


  8.2.5.  Messaggio di errore "No such device"

  Tutti i tentativi di accedere al nastro finiscono in un

  "No such device"

  o messaggi di errori simili. Controllate la tipologia del vostro
  dispositivo a nastro, DEVE essere un dispositivo a carattere con
  numeri primario e secondario che combaciano con quelli specificati in
  ``File di dispositivo''.


  8.2.6.  La lettura di nastri a certe densit� funziona, mentre la
  scrittura no.


  Molti lettori di nastri supportano la lettura a densit� pi� basse per
  mantenere la compatibilit� con hardware pi� vecchio, ma non sono in
  grado di scrivere alle stesse densit�.
  Questo � in particolare il caso dei lettori QIC che leggono vecchi
  nastri 60 M, ma scrivono solo i nuovi formati 120, 150, 250, e 525 M.


  8.2.7.  Il riposizionamento del nastro blocca l'accesso a tutti i dis�
  positivi SCSI


  Questo problema � pi� comune con driver SCSI che supportano solo un
  comando alla volta (vedete ``Dispositivi multipli'' per una
  spiegazione, e ``Guida  all'acquisto: confronto delle
  caratteristiche'' per vedere quali driver hanno questa limitazione),
  comunque ci potrebbero essere dei lettori di nastri che si rifiutano
  di disconnettersi.

  In entrambi i casi potete aggirare il problema modificando il file
  drivers/scsi/st.c; aggiungete:



       #define ST_NOWAIT




  all'inizio e ricompilate il kernel.

  Notate che questo fa s� che eventuali condizioni di errore vengano
  riportate solo quando il successivo comando SCSI viene eseguito.
  Perci� potreste voler fare qualcosa tipo:



       mt status




  dopo un comando mt di posizionamento di un file, cos� che non
  sovrascrivete file di nastro se il comando di posizionamento �
  fallito.

  Potreste anche prendere in considerazione il passaggio a una scheda
  SCSI meglio supportata o a un nuovo lettore di nastri se avete bisogno
  di usare questo stratagemma e dovete scrivere molti file su nastro.


  8.3.  File di device


  I nastri SCSI usano un dispositivo a caratteri con numero primario 9.

  A causa di vincoli imposti dall'uso da parte di Linux di un dev_t di
  16 bit con soli 8 bit allocati al numero secondario, i numeri
  secondario del nastro SCSI sono assegnati in maniera dinamica
  cominciando dal pi� basso HOST/ID/LUN SCSI.

  I dispositivi in grado di riavvolgere sono numerati da 0, dove il
  primo nastro SCSI, /dev/rst0, � c 9 0, il secondo, /dev/rst1, c 9 1,
  eccetera. I dispositivi che non riavvolgono hanno il bit alto settato
  nel numero secondario, ad esempio /dev/nrst0 � c 9 128.

  La convenzionale attribuzione dei nomi �:



  /dev/nst{numero}       per dispositivi che non riavvolgono
  /dev/st{numero}                per dispositivi che riavvolgono




  9.  Generico


  Questa sezione d� informazioni specifiche sul driver SCSI generico


  9.1.  Hardware supportato


  Il dispositivo generico SCSI fornisce un'interfaccia per inviare
  comandi SCSI a tutti i dispositivi SCSI - dischi, nastri, CDROM, robot
  cambiatori di supporti ecc.

  Tutto ci� che � compatibile elettricamente con la vostra scheda SCSI
  dovrebbe funzionare


  9.2.  Problemi comuni


  Nessuno :-).


  9.3.  File di Device


  I dispositivi generici SCSI sono a carattere, con numero primario 21.
  A causa dei vincoli imposti dall'uso da parte di Linux di un dev_t di
  16 bit, i numeri secondari sono assegnati in modo dinamico da 0, uno
  per dispositivo, con


  /dev/sg0



  che corrisponde al pi� basso target/lun sulla prima scheda SCSI.


  10.  Guida all'acquisto

  Una domanda frequente �: "Linux supporta un certo numero di schede
  diverse, quindi quale adattatore host SCSI dovrei comprare?"

  La risposta dipende dalle prestazioni che vi aspettate o di cui avete
  bisogno, dalla scheda madre, dalle periferiche SCSI che pensate di
  connettere alla vostra macchina.


  10.1.  Tipologie di trasferimento


  Il principale fattore che influenza le prestazioni (in termini di
  velocit� di trasferimento - throughput - e di tempo per le risposte
  interattive durante l'I/O SCSI) � il tipo di trasferimento usato. La
  tabella sotto elenca i diversi tipi di trasferimento, gli effetti che
  hanno sulle prestazioni e alcune raccomandazioni a proposito del loro
  uso.


     Tipo di trasferimento
        Descrizione / Prestazioni/ Raccomandazioni.


     Pure Polled
        Una scheda con I/O pure polled user� la CPU per gestire tutti i
        processi SCSI, incluso il trattamento di REQ/ACK.

        Anche una CPU veloce sar� pi� lenta di una semplice macchina a
        stati finiti nel maneggiare la sequenza di handshaking REQ/ACK;
        la velocit� di picco nei trasferimenti sar� 150 K/sec su una
        macchina veloce, e forse 60 K/sec su una macchina lenta
        (attraverso il filesystem).

        Inoltre il driver deve eseguire un loop stretto finch� il bus �
        occupato, e questo porta l'utilizzo della CPU vicino al 100% e
        una capacit� di risposta estremamente povera durante l'I/O SCSI.
        CD-ROM lenti, che non disconnettono/riconnettono uccideranno le
        performance interattive con queste schede.

        Non consigliato.


     Interlocked Polled
        Le schede che usano un I/O interlocked polled sono
        essenzialmente le stesse dell'I/O pure polled, solo i segnali
        SCSI REQ/ACK sono agganciati ai segnali di handshake del PC bus.
        Tutto il lavoro di gestione SCSI al di l� del handshake � fatto
        dalla CPU.

        La velocit� di trasferimento massima attraverso il filesystem �
        stimata in 500-600 K/sec.

        Come con le schede pure polled I/O, il driver deve eseguire un
        loop stretto finch� il bus SCSI � in attivit�, e questo porta ad
        un uso della CPU dipendente dai tassi di trasferimento dei
        dispositivi, e da quando si disconnettono/riconnettono.
        L'utilizzo di CPU pu� variare tra il 25% per CD a singola
        velocit� che gestiscono appropriatamente
        disconnessione/riconnessione, fino al 100% per i drive pi�
        veloci o per CD malfunzionanti che non riescono a
        disconnettere/riconnettere.

        Sul mio 486-66, con una T128, uso il 90% del mio tempo CPU per
        sostenere un throughput di 547 K/sec su un drive con una
        velocit� massima di 1080 K/sec con una scheda T128.

        Accettabile alcune volte per nastri vecchi e CDROM quando il
        basso costo � essenziale


     FIFO Polled
        Le schede che usano un I/O FIFO polled mettono un piccolo buffer
        (solitamente 8K) tra la CPU ed il bus SCSI, e spesso
        implementano una certa quantit� di intelligenza. L'effetto � che
        la CPU risulta legata solo quando trasferisce dati alla massima
        velocit� al buffer e quando esegue il resto della gestione degli
        interrupt per la condizione di buffer vuoto,
        disconnessione/riconnessione ecc.

        La velocit� massima di trasferimento dovrebbe essere sufficiente
        a gestire la maggior parte dei dispositivi SCSI, ed � stata
        misurata una velocit� fino a 4 M/sec utilizzando comandi raw per
        leggere blocchi di 64 K su un veloce Seagate Baracuda con un
        Adaptec 1520.

        L'utilizzo di CPU dipende dalla velocit� di trasferimento dei
        dispositivi: dispositivi pi� rapidi generano pi� interruzioni
        per tempo unitario, il che richiede pi� tempo di CPU. Anche se
        l'utilizzo della CPU potrebbe essere alto (forse il 75%) con
        dispositivi veloci, il sistema solitamente rimane utilizzabile.
        Queste schede forniranno eccellenti performance interattive con
        dispositivi malfunzionanti incapaci di
        disconnettere/riconnettere (tipicamente lettori di CD
        economici).

        Raccomandato a chi vuole risparmiare.


     Slave DMA
        I driver per schede che usano slave DMA programmano il
        controller DMA del PC per un canale quando effettuano un
        trasferimento dati, e restituiscono il controllo alla CPU.

        La velocit� massima di trasferimento � solitamente limitata dal
        poco performante controller DMA usato sui PC; una scheda ad 8
        bit di questo genere pu� avere problemi ad andare pi� veloce di
        140-150K/sec.

        L'uso della CPU � molto ragionevole, leggermente minore di
        quanto abbiamo visto con le schede I/O FIFO polled. Queste
        schede sono molto tolleranti verso i dispositivi malfunzionanti
        che non disconnettono/riconnettono (tipicamente drive CSG
        limitDROM economici).

        Accettabile per lettori CD, nastri ecc. lenti.


     Busmastering DMA
        Queste schede sono intelligenti. I driver di queste schede
        inviano un comando SCSI, target e lun di destinazione, e dove i
        dati dovrebbero finire in una struttura, e dicono alla scheda:
        "Hey, ho un comando per te". Il driver restituisce il controllo
        ai vari programmi in esecuzione, ed alla fine la scheda SCSI
        annuncia che il lavoro � stato eseguito.

        Poich� l'intelligenza risiede nel firmware dell'adattatore host
        e non nel driver, i driver per queste schede solitamente
        supportano pi� funzioni, trasferimento sincrono, tagged queuing,
        ecc.

        Con i patch di lettura/scrittura clustered, la velocit� massima
        di traferimento attraverso il filesystem si avvicina al 100%
        dell'head rate in scrittura, al 75% in lettura.

        L'utilizzo di CPU � minimo, qualunque sia il carico di lavoro di
        I/O, l'uso della CPU � stato misurato in un 5% accedendo ad un
        CDROM a doppia velocit� con un Adaptec 1540 e del 20% sostenendo
        un trasferimento di 1,2 M/sec su un disco SCSI.

        Raccomandato in tutti quei casi in cui la disponibilt� di denaro
        non � troppo ristretta, la scheda madre non ha problemi (alcune
        schede madri con problemi non funzionano con bus master), e non
        vengono eseguite applicazioni in cui il tempo per i dati � pi�
        importante del throughput (l'overhead del bus master potrebbe
        arrivare a 3-4 ms per comando).


  10.2.  Scatter/gather



  Il secondo aspetto driver/hardware pi� importante per quel che
  riguarda le prestazioni � il supporto per l'I/O scatter/gather.
  L'overhead dell'esecuzione di un comando SCSI � significativo,
  nell'ordine di millisecondi. Bus master intelligenti, come l'Adaptec
  1540 possono impiegare 3-4 ms per processare un comando SCSI prima che
  il suo destinatario riesca a vederlo. Su dispositivi senza buffer,
  questo overhead � sempre sufficiente per far saltare una rotazione del
  disco, risultando in una velocit� di trasferimento di circa 60 K/sec
  (assumendo un drive che ruoti a 3600 RPM) per blocco trasferito alla
  volta. Perci�, per massimizzare le prestazioni, � necessario
  minimizzare il numero di comandi SCSI necessari per trasferire un
  certa quantit� di dati, trasferendo pi� dati per comando. A causa del
  design del buffer cache di Linux, i blocchi di dischi contigui non
  sono contigui nella memoria. Con le patch di lettura/scrittura
  clustered, sono contigui buffer ampi 4 K. Quindi, la quantit� massima
  di dati che pu� essere trasferita tramite comandi SCSI sar� di 1K *
  numero delle regioni scatter/gather senza la patch di
  lettura/scrittura clustered, e di 4K * numero delle regioni con la
  patch.  Per via sperimentale abbiamo determinato che 64 K � una
  quantit� ragionevole da trasferire con un solo comando SCSI, cio� 64
  buffer scatter/gather con la patch e 16 senza. Con il cambiamento da
  16 K a 64 K trasferiti, abbiamo constatato un miglioramento
  dell'headrate dal 50% scrivendo e leggendo attraverso il filesystem,
  al 70 e 100% rispettivamente usando una scheda della serie Adaptec
  1540.


  10.3.  Mailbox contro non-mailbox


  Un numero di adattatori host intelligenti, come Ultrastor, WD7000,
  Adaptec 1540, 1740, e le schede BusLogic usano una interfaccia a
  ``metafora della cassetta della posta'', dove i comandi SCSI sono
  eseguiti mettendo una struttura di comandi SCSI in una locazione di
  memoria fissa (la ``cassetta della posta''), avvisando la scheda (cio�
  ``alzando la bandierina sulla cassetta''), e aspettando una risposta
  (la posta in arrivo).  Con questa interfaccia di programmazione di
  alto livello, gli utenti possono spesso aggiornarsi ad una revisione
  pi� recente della scheda per assicurarsi i vantaggi delle nuove
  caratteristiche, come ad esempio FAST + WIDE SCSI, senza cambiamenti
  software. I driver tendono a essere pi� facili da implementare,
  possono implementare un insieme pi� ampio di caratteristiche, e
  possono essere pi� stabili.

  Altri adattatori host intelligenti, come ad esempio la famiglia
  NCR53c7/8xx, e i chip Adaptec AIC-7770/7870 (incluse le schede 274x,
  284x, e 2940) usano un'interfaccia di programmazione di livello pi�
  basso. Questa potrebbe rivelarsi pi� veloce poich� il lavoro pu�
  essere spostato tra il processore della scheda e CPU pi� veloci, pu�
  permettere una maggiore flessibilit� nell'implementazione di alcune
  caratteristiche (ad esempio il modo target per dispositivi arbitrari),
  e queste schede sono meno costose da costruire (in alcuni casi, questo
  vantaggio arriva fino al consumatore: � il caso di molte delle schede
  NCR). Per quel che riguarda i difetti, i driver tendono a essere pi�
  complessi (cio� c'� pi� possibilit� che ci siano degli errori), e
  devono essere modificati per poter trarre vantaggio delle
  caratteristiche presenti sui chip pi� recenti.


  10.4.  Tipi di bus


  Il tipo di bus � la cosa succesiva da prendere in considerazione, la
  scelta si pone fra ISA, EISA, VESA, e PCI. Il marketing spesso declama
  le qualit� delle schede citando assurdi numeri riguardanti la
  larghezza di banda basati su velocit� di trasferimento fantasiose,
  cosa che non � particolarmente utile. Invece ho scelto di parlare di
  numeri veri basati su prestazioni misurate con varie periferiche.


     Bus
        Larghezza di banda, descrizione.


     ISA
        La larghezza di banda � leggermente superiore a 5 M/sec per
        disposivi che supportano il busmastering. Con un bus ISA, il
        controllo del busmaster � effettuato dal venerabile controller
        DMA 8237, il che provoca tempi di acquisizione del bus
        relativamente alti. I driver per gli interrupt sono edge
        triggered a tre stati, ci� significa che gli interrupt non
        possono essere condivisi. Solitamente ISA non ha il buffer, cio�
        il bus host/memoria non pu� effettuare nessun'altra operazione
        quando c'� un trasferimento in corso. Non c'� nessun meccanismo
        di prevenzione nei confronti del bus-hogging.


     VESA
        La larghezza di banda � di circa 30 M/sec. Alcuni sistemi VESA
        gestiscono il bus non rispettando le specifiche, il che li rende
        incompatibili con alcune schede, quindi questo aspetto dovrebbe
        essere preso in considerazione prima di acquistare hardware
        senza una garanzia che ne permetta la restituzione. Generalmente
        VESA non ha il buffer, cio� il bus memoria/host non pu�
        effettuare nessun'altra operazione quando c'� un trasferimento
        in corso.


     EISA
        La larghezza di banda � di circa 30M/sec, e le operazioni di
        busmastering sono generalmente pi� veloci che sul VESA. Alcuni
        sistemi EISA hanno un buffer per il bus, il che permette
        trasferimenti rapidi al bus host/memory, pi� veloce, e minimizza
        l'impatto sulla CPU. I driver di interrupt EISA possono essere
        edge-triggered a tre stati o level-active a collettore aperto,
        permettendo la condivisione degli interrupt con i driver che la
        supportano. Poich� EISA alloca uno spazio di indirizzi separato
        per ogni scheda, � solitamente meno probabile avere conflitti
        rispetto a ISA e VESA.


     PCI
        La larghezza di banda � di circa 60 M/sec. La maggior parte dei
        sistemi PCI implementano buffer sull'host bridge, facendo s� che
        differenze di velocit� fra i due lati abbiano un impatto minimo
        sulle prestazioni di bus e CPU. I driver di interrupt PCI sono
        level-active a collettore aperto e permettono la condivisione
        degli interrupt con i driver che la supportano. Sono previsti
        meccanismi che prevengono il bus hogging, e la sospensione delle
        operazioni di bus-mastering sia da parte del master che dello
        slave.

        Poich� PCI fornisce un meccanismo di plug-n-play con registri di
        configurazione riscrivibili su ogni scheda, in spazi di
        indirizzi separati, un sistema PCI propriamente implementato �
        plug-and play.

        PCI � estremamente preciso per quel che riguarda la lunghezza
        delle tracce, il carico, le specifiche meccaniche ecc. e
        dovrebbe essere definitivamente pi� affidabile di VESA e ISA.

        Insomma, PCI � il miglior bus per PC, sebbene abbia i suoi
        difetti. � piuttosto recente, e sebbene molti fabbricanti
        abbiano risolto i problemi, c'� ancora in giro una certa
        quantit� di hardware PCI pi� vecchio e difettoso, e alcuni BIOS
        per schede madri malfunzionanti. Per questa ragione, raccomando
        _fortemente_ una garanzia che preveda la restituzione
        dell'hardware. Mentre le schede madri PCI pi� recenti siano
        veramente plug-and-play, le schede pi� vecchie potrebbero
        richiedere che l'utente imposti delle opzioni (ad esempio
        l'assegnazione degli interrupt) tramite ponticelli oppure via
        software. Anche se molti utenti hanno risolto i loro problemi
        PCI, c'� voluto del tempo e per questa ragione non me la sento
        di consigliare un acquisto di PCI se per voi avere il sistema in
        funzione � una cosa che deve avvenire prima di subito.

  Per molti dispositivi pi� lenti, come dischi con un ritmo lettura di
  circa 2 M/sec o meno, CD-ROM, nastri ci sar� solo una piccola
  differenza di throughput con le diverse interfacce dei bus PC. I
  driver veloci pi� recenti (tipicamente i drive ad alte prestazioni da
  molti gigabyte hanno velocit� di lettura di  4-5 M/sec, e almeno una
  compagnia sta attualmente sperimentando un'unit� con velocit� di
  14M/sec), il throughput sar� sensibilmente migliore con controller su
  bus pi� veloci: si pu� notare un miglioramento di prestazioni di 2
  volte e mezza passando da una scheda Adaptec 1542 ISA a una NCR53c810
  PCI.

  Con l'eccezione di situazioni in cui venga usato il meccanismo di
  scrittura-posting, o quello simile di scrittura-buffering, quando uno
  dei bus del vostro sistema � occupato tutti i bus risulteranno
  inaccessibili.  Perci�, anche se la saturazione dei bus non star�
  interferendo con le prestazioni SCSI, potrebbe avere un effetto
  negativo sulla performance interattiva. Ad esempio, se avete un disco
  4 M/sec SCSI sotto ISA, avrete perso l'80% della vostra banda, e in un
  sistema ISA/VESA sarebbe in grado solamente di bitblt a 6 M/sec. In
  molti casi, un simile impatto sui lavori di processo nel background
  sarebbe anch'esso sentito.

  Notate che avere pi� di 16 M di memoria non preclude l'uso di una
  scheda ISA busmastering SCSI. A differenza di numerosi sistemi
  operativi sbagliati, Linux eseguir� un buffer doppio quando si usi un
  DMA con un controller ISA e un trasferimento � destinato in fine per
  un'area sopra i 16 M. La performance su questi traferimenti soffre
  solamente del 1.5%, cio� non in maniera da essere notata.

  Infine la differenza di prezzo tra bus master offerti con le diverse
  interfacce bus � spesso minima.  Con tutto questo bene in mente,
  basandovi sulle vostre priorit� avrete delle preferenze tra i bus.



       Stabilit�, tempo di installazione critico,      EISA ISA VESA PCI
               politiche di restituzione povere

       Performance, e installazioni pi� per hobby      PCI EISA VESA ISA




  Come ho evidenziato prima, il bus mastering rispetto a altre modalit�
  di traferimeno avr� un impatto maggiore sulle performance globali del
  sistema, e dovrebbe essere considerato pi� importante delle tipologia
  del bus quando si acquista un controller SCSI.





  10.5.  Dispositivi multipli


  Se avete dispositivi multipli sul vostro bus SCSI, potreste voler
  vedere se lo adattatore/driver host che state prendendo in
  considerazione supporta pi� di un comando esterno alla volta. Ci� �
  quasi essenziale se state facendo andare un lettore di nastro, e molto
  desiderabile se state mischiando dispositivi a velocit� differenti,
  come un CD-ROM e un disco fisso. Se il driver Linux supporta solamente
  un comando esterno, potreste essere chiusi fuori dal vostro disco
  fisso mentre un nastro nel lettore si sta riavvolgendo o si sta
  avvicinando alla fine del nastro (forse per mezz'ora) - con questi due
  drive per dischi, il problema non sar� particolarmente visibile, anche
  se throughput si avvicinerebbe alla media di due velocit� di
  trasferimenti piuttosto che alla somma di due velocit� di
  trasferimento.


  10.6.  SCSI-I, SCSI-II, SCSI-III FAST e opzioni WIDE, ecc.


  Nel corso degli anni SCSI si � evoluta con nuove revisioni dello
  standard che hanno introdotto velocit� di trasferimento pi� elevate,
  metodi per aumentare il throughput, comandi standardizzati per nuovi
  dispositivi, e nuovi comandi per dispositivi precedentemente
  supportati.

  Di per s�  i livelli di revisione non significano nulla. A eccezione
  di aspetti minori come il fatto che SCSI-II non consente l'opzione di
  inizio di SCSI-I, SCSI � compatibile a ritroso, con nuove
  caratteristiche che vengono introdotte come opzioni e non
  obbligatorie.  Perci� la decisione di chiamare un adattatore SCSI,
  SCSI, SCSI-I, SCSI-II, oppure SCSI-III � quasi esclusivamente di
  natura commerciale.


  10.7.  Elenco delle caratteristiche dei driver


  Elenco delle caratteristiche dei driver( chip supportati sono elencati
  tra parentesi)

























  Driver          Modo di                 Comandi         limite          > 1
                  Trasferimento           Simultanei      SG
  Schede
                                          totale/LUN
  AM53C974        Busmastering DMA        12s/1s          255s            S
  aha152x         FIFO(8k) Polled         7s/1s           255s            N
      (AIC6260,
      AIC6360)
  aha1542         Busmastering DMA        8s/1s           16              S
  aha1740         Busmastering DMA        32s             16              N
  aha274x         Busmastering DMA        4s/1s           255s            S
  BusLogic        Busmastering DMA        192/31          128s, 8192h     S
  (valori per BT-948/958/958D, schede piu' vecchie supportano un numero
  minore di comandi)
  eata_dma        Busmastering DMA        64s-8192h/2-64  512s, 8192h     S
  fdomain         FIFO(8k) Polled         1s              64s             N
      (TMC1800,   tranne TMC18c30
      TMC18c30,   con 2k FIFO
      TMC18c50,
      TMC36c70)

  in2000*         FIFO(2k) Polled         1s              255s            N
  g_NCR5380       Pure Polled             16s/2s          255s            S
      (NCR5380,
      NCR53c80,
      NCR5381,
      NCR53c400)
  gsi8*           Slave DMA               16s/2s          255s
      (NCR5380)
  PAS16           Pure Polled             16s/2s          255s            S
      (NCR5380)   o Interlocked Polled
                  (non funziona su alcuni sistemi!)
  seagate         Interlocked Polled      1s/1s           255s            N
  wd7000          Busmastering DMA        16s/1s          16              S
  t128            Interlocked Polled      16s             255s            S
      (NCR5380)
  qlogic          Interlocked Polled      1s/1s           255s            N

  ultrastor       Busmastering DMA        16s/2s          32              S
  53c7,8xx        Busmastering DMA
      (NCR53c810,
       NCR53c815,
       NCR53c820,
       NCR53c825)
      rel5                                1s/1s           127s            N
      rel10                               8s/1s           127s            S



  Note:

  1. Driver segnalati con un '*' non sono inclusi nella distribuzione
     del kernel, e le immagini di boot binarie potrebbero non essere
     disponibili.

  2. I numeri con il suffisso 's' sono limiti arbitrari impostati nel
     software che potrebbero essere cambiati con un define al momento
     della compilazione.

  3. I limiti hardware sono indicati da un suffisso "h", e potrebbero
     essere diversi dai limiti software attualmente imposti dai driver
     Linux.

  4. Numeri senza suffisso potrebbero indicare limiti hard o soft.


  5. La release 5 del driver NCR53c810 � inclusa nei kernel 1.2.x e
     1.3.x; la release 10 � disponibile tramite FTP anonimo.

  6. Con l'eccezione della AM53C974, le schede busmastering DMA sono
     intelligenti; con il microcodice di esecuzione NCR per la memoria
     principale, il codice di esecuzione AIC7770 dalla on-chip RAM, e il
     resto usando un interfaccia di stile mailbox.


  10.8.  Confronto tra schede



  Scheda                  Driver          Bus     Prezzo  Note
  Adaptec AIC-6260        aha152x         ISA             chip, non scheda
  Adaptec AIC-6360        aha152x         VLB             chip, non scheda
      (Usato in molte
      schede multi IO SCSI
      VESA/ISA e in schede
      madri Zenon)
  Adaptec 1520            aha152x         ISA
  Adaptec 1522            aha152x         ISA     $80     1520 con FDC
  Adaptec 1510            aha152x         ISA             1520 senza BIOS,
                                                          non viene riconosciuta
                                                          automaticamente
  Adaptec 1540C           aha1542         ISA
  Adaptec 1542C           aha1542         ISA             1540C w/FDC
  Adaptec 1540CF          aha1542         ISA             FAST SCSI-II
  Adaptec 1542CF          aha1542         ISA     $200    1540CF w/FDC
  Adaptec 1640            aha1542         MCA

  Adaptec 1740            aha1740         EISA            non piu' prodotta
  Adaptec 1742            aha1740         EISA            non piu' prodotta,
                                                          1740 con FDC
  Adaptec 2740            aha274x         EISA
  Adaptec 2742            aha274x         EISA            con FDC
  Adaptec 2840            aha274x         VLB
  Adaptec 2842            aha274x         VLB             con FDCFDC
  Adaptec 2940            aha274x         PCI
  Always IN2000           in2000          ISA
  BusLogic BT-948         BusLogic        PCI     $180    Ultra SCSI
  BusLogic BT-958         BusLogic        PCI     $230    Wide Ultra SCSI


  (vedi la sezione ``Adattatori di host BusLogic MultiMaster'' per altre
  descrizioni di schede BusLogic)




















  DPT  PM2011             eata_dma        ISA     FAST SCSI-II
       PM2012A            eata_dma        EISA    FAST SCSI-II
       PM2012B            eata_dma        EISA    FAST SCSI-II
       PM2021             eata_dma        ISA     FAST SCSI-II
       PM2022             eata_dma        EISA    FAST SCSI-II
       PM2024             eata_dma        PCI     FAST SCSI-II
       PM2122             eata_dma        EISA    FAST SCSI-II
       PM2322             eata_dma        EISA    FAST SCSI-II
       PM2124             eata_dma        PCI     FAST SCSI-II
       PM2124             eata_dma        PCI     FAST SCSI-II
       PM2124             eata_dma        PCI     FAST SCSI-II
       PM2124             eata_dma        PCI     FAST SCSI-II
       PM2124             eata_dma        PCI     FAST SCSI-II
       PM2124             eata_dma        PCI     FAST SCSI-II
       PM2041W            eata_dma        ISA     Wide Single-ended SCSI-II
       PM2041UW           eata_dma        ISA     Ultra Wide Single-ended
       PM2042W            eata_dma        EISA    Wide Single-ended
       PM2042UW           eata_dma        EISA    Ultra Wide Single-ended
       PM2044W            eata_dma        PCI     Wide Single-ended
       PM2044UW           eata_dma        PCI     Ultra Wide Single-ended
       PM2142W            eata_dma        EISA    Wide Single-ended
       PM2142UW           eata_dma        EISA    Ultra Wide Single-ended
       PM2144W            eata_dma        PCI     Wide Single-ended
       PM2144UW           eata_dma        PCI     Ultra Wide Single-ended
       PM3021             eata_dma        ISA     multichannel
                                                  raid/simm sockets
       PM3122             eata_dma        EISA    multichannel/raid
       PM3222             eata_dma        EISA    multichannel
                                                  raid/simm sockets
       PM3224             eata_dma        PCI     multichannel
                                                  raid/simm sockets
       PM3334             eata_dma        PCI     Wide Ultra SCSI
                                                  multichannel
                                                  raid/simm sockets

  DTC 3290                aha1542         EISA    Anche se dovrebbe
                                                  funzionare, l'hardware
                                                  DTC non e' supportato
                                                  a causa della politica
                                                  di rilascio della
                                                  documentazione
  DTC 3130                53c7,8xx        PCI             '810
  DTC 3130B               53c7,8xx        PCI             '815
  DTC 3292                aha1542         EISA            3290 con FDC
  DTC 3292                aha1542         EISA            3290 con FDC
  Future Domain 1680      fdomain         ISA             FDC
  Future Domain 3260      fdomain         PCI

  NCR53c810 (schede 53c7,8xx              PCI     $60     chip, non scheda.
    di FIC, Chaintech,                    (scheda)        Le schede non hanno
    Nextor, Gigabyte, etc.                                BIOS, anche se alcune
    Schede madri con chip di                              schede madri non NCR
    AMI, ASUS, J-Bond ecc.                                hanno il BIOS SDMS
    Comune nei sistemi PCI di DEC
  NCR53c815 (             53c7,8xx        PCI     $100    NCR53c810 con
      Intel PCISCSIKIT,                                   bios
      NCR8150S, etc)
  NCR53c825       53c7,8xx                PCI     $120    Versione Wide del
                                                          NCR53c815. Notate
                                                          che il driver Linux
                                                          attuale non negozia
                                                          trasferimenti wide
  Pro Audio Spectrum 16   pas16           ISA             Scheda audio con SCSI
  Seagate ST01            seagate         ISA     $20     Il BIOS funziona solo
                                                          con alcuni driver
  Seagate ST02            seagate         ISA     $40     ST01 con FDC
  Sound Blaster 16 SCSI   aha152x         ISA             Scheda audio con SCSI
  Western Digital 7000    wd7000          ISA             con FDC
  Trantor T128            t128            ISA
  Trantor T128F           t128            ISA             T128 con FDC e
                                                          supporto per IRQ alto
  Trantor T130B           g_NCR5380       ISA
  Ultrastor 14F           ultrastor       ISA             con FDC
  Ultrastor 24F           ultrastor       EISA            con FDC
  Ultrastor 34F           ultrastor       VLB



  Note:

  1. Trantor � stato acquistato recentemente da Adaptec, e alcuni
     prodotti vengono venduti sotto il nome Adaptec

  2. Ultrastor ha recentemente fatto fallimento, perci� al momento non
     si trova il supporto tecnico

  3. Il prezzo per le schede busmastering NCR53c810 non � un errore di
     battitura, comprende il pacchetto driver standard ASPI/CAM per DOS,
     OS/2 e Windows (per un accesso a 32 bit), e altri driver sono
     disponibili per uno scaricamento gratuito.

     Alcune persone sono state fortunate con le seguenti compagnie:



       SW (swt@netcom.com) (214) 907-0871 fax (214) 907-9339





  Fino al 23 Dic 1995, il loro prezzo era di 53$ sulle schede '810.

  4. Gli ultimi chip SCSI di Adaptec mostrano una sensibilit� inconsueta
     ai problemi di cablaggio e terminazione. Per questi motivi, non mi
     sento di raccomandare la Adaptec 154x C e gli aggiornamenti CF o la
     serie 2xxx.

     Notate che i problemi di affidabilit� non si applicano alle vecchie
     schede 154x B, 174x A o per quanto ne so alle schede base
     AIC-6360/AIC-6260  (1505, 1510, 1520 ecc).

     Inoltre la qualit� del loro supporto tecnico � diminuita
     sensibilmente, con lunghi ritardi sempre pi� frequenti, e con i
     loro addetti molto ignoranti (dicono che ci sono politiche di non
     divulgazione su certa letteratura quando in realt� non ce ne sono)
     e ostili (ad esempio si rifiutano di passare le domande a qualcuno
     pi� esperto di loro nel caso in cui non siano in grado di dare una
     risposta esauriente).

     Se gli utenti deiderano un buon trattamento dovrebbero tenere conto
     di questi aspetti. Comunque le Adaptec 152x/1510/1505 sono meglio
     di altre schede ISA di prezzo simile, e si possono fare degli
     ottimi affari con schede usate 154x revisione B e schede 1742 che
     secondo me superano i problemi di supporto.

  5. Tutte le schede DPT possono essere aggiornate con moduli cache e
     raid, la maggior parte delle schede sono anche disponibili in
     versioni Wide e/o Differential.

  6. Le varie schede NCR non si equivalgono completamente. Ad esempio,
     mentre la ASUS SC200 usa la terminazione attiva, molte altre schede
     NCR53c810 usano la terminazione passiva. La maggior parte delle
     schede '825 usano la terminazione attiva, ma alcune usano una ROM
     per BIOS e altre hanno una FLASH ROM. La maggior parte delle schede
     '825 ha un connettore esterno WIDE, un connettore interno WIDE, e
     connettori interni narrow, anche se alcuni (ad esempio il modello
     CSC, meno costoso) non hanno il connettore interno narrow.


  10.9.  Riassunto


  La maggior parte degli utenti ISA, EISA, VESA e PCI saranno
  probabilmente serviti meglio da una scheda BusLogic MultiMaster, a
  causa delle sue prestazioni, delle caratteristiche come ad esempio la
  terminazione attiva, e la compatibilit� Adaptec 1540. C'� un certo
  numero di modelli disponibili con intefacce local bus EISA, ISA, PCI,
  e VESA, single ended e differential, e bus SCSI di 8/16 bit. I pi�
  recenti modelli Ultra SCSI PCI, i BT-948/958/958D, includono anche una
  Flash ROM per facili aggiornamenti firmware, e anche una terminazione
  automatica intelligente.

  Persone che necessitano le migliori prestazioni IO possibili
  dovrebbero prendere in considerazione le schede di DPT, che sono le
  uniche che supportano RAID, caching e pi� di un canale SCSI.

  Persone con il sistema PCI dovrebbero prendere in considerazione le
  schede basate NCR53c8xx. Queste sono controller bus mastering SCSI, le
  '810 sono disponibili al prezzo di 53 $ cadauna (cio� pi� economiche
  delle Adaptec 1520). I test di C't magazine hanno decretato che tali
  schede sono pi� veloci sia di Adaptec 2940 che di BusLogic BT-946C
  (sotto DOS), e ottengono delle prestazioni ragionevoli sotto Linux
  (fino a 6 M/sec attraverso il filesystem). Gli svantaggi di queste
  schede a confronto delle BusLogic consistono nel fatto che non sono
  compatibili con Adaptec 1540, non tutte hanno la terminazione attiva,
  e avrete bisogno dell'ultima revisione del driver (standard in 1.3.5x,
  disponibile anche tramite FTP anonimo per 1.2.x) per poter sfruttare
  appieno l'hardware, e sono pi� soggette a problemi rispetto ad una
  scheda con un'interfaccia mailbox come ad esempio BusLogic o DPT.

  L� dove un funzionamento perfetto immediato � una necessit� assoluta
  una scheda BusLogic MultiMaster o DPT � probabilmente la scelta ottima
  dovuta alla complessit� e ai potenziali problemi delle schede con
  interfaccia non-mailbox come ad esempio le NCR53c8xx e Adaptec
  AIC7xxx.

  Le persone che desiderano uno SCSI non PCI ma hanno pochi soldi a
  disposizione saranno probabilmente pi� felici trovando una scheda
  Adaptec 154x revisione B usata o una 174x revisione A, oppure un clone
  Adaptec 1520 se vogliono hardware nuovo. Queste schede offrono
  prestazioni ragionevoli a un prezzo modesto.


  11.  Assegnazione dei numeri secondari


  A causa dei vincoli imposti dall'uso di Linux di un dev_t di 16 bit
  con soli 8 bit allocati al numero secondario, i numeri minori dei
  disci, nastri, CD-ROM e disposisitivi SCSI generici sono assegnati
  dinamicamente seguendo la seguente procedura:







  Per tutti gli adattatori host SCSI, da scsi0 a scsiN
      Per tutti gli ID SCSI su questo bus, da 0 a 7, eccetto per questo
      adattatore host ID.
          Per tutte le unit� logiche, da 0 tramite max_scsi_luns:
            - Provare la combinazione bus, target, LUN inviando un comando
              TEST UNIT READY. Se non c'� possibilit� che altre unit� siano
              qui, non provare altri LUN per questa combinazione bus + SCSI ID
            - Inviare un comando INQUIRY per determinare cosa � stato trovato
              incluso il tipo di dispositivo, il produttore, il modello, la
              revisione del firmware.
            - Passare i risultati di ci� a una funzione speciale di ricognizione
              per ciascun driver di alto livello presente (cio� dischi, nastri
              ecc). Attaccare questo dispositivo alla prossima unit� disponibile
              per ciascun driver che sia disponibile per gestirlo. Il device
              generico si attacca a ogni dispositivo.
            - Se si trattava di un SCSI-I, o di un dispositivo appartenente ad
              una lista di dispositivi noti per non gestire LUN multipli,
              non provare alcun altro LUN su questo bus + SCSI ID.
            - Se si tratta di un dispositivo noto per avere LUN multipli, allora
              viene forzata una scansione di tutto lo spettro Lun, scavalcando
              max_scsi_luns.




  Ci sono spesso problemi con questo approccio a causa del fatto che se
  possedete un sistema dove alcuni dispositivi sono presenti
  saltuariamente, allora i numeri secondari per un dato dispositivo
  dipenderanno da quali dispositivi erano presenti al momento del boot.
  Questo pu� far insorgere dei problemi, perch� gli script rc o il file
  /etc/fstab potrebbero contenere istruzioni per il montaggio di
  particolari partizioni che falliscono quando il disco appare con un
  numero secondario diverso.

  Questo problema non � ancora stato del tutto risolto. C'� un programma
  che pu� essere trovato su tsx-11 che crea una gerarchia /dev/scsi
  basata sui numeri host, id e lun. Questo sistema non � perfetto, ma
  aiuta a risolvere alcuni problemi.

  Una soluzione migliore verr� probabilmente fornita dalla pseudo
  directory /proc/scsi. Questo � attualmente un lavoro in corso, quindi
  al momento attuale non possiamo descrivere la forma della soluzione,
  ma al momento in cui scriviamo appare essere un'approccio promettente
  per la soluzione di alcune delle priorit�.


  12.  Nota sulla traduzione

  La traduzione originale di questo HOWTO � opera della Apogeo
  <http://www.apogeonline.com>, per il libro Linux HowTo (La bibbia di
  Linux) realizzato in collaborazione con il Pluto. L'Apogeo ha
  gentilmente concesso questa ed altre traduzioni ad ILDP per la sua
  diffusione elettronica.

  Conversione in SGML e correzione a cura di Samuele Maretti
  samm@dueffe.it, cui vanno segnalati pure eventuali errori,
  incongruenze ecc.